Il Festival, diretto da Giorgio Ginori, giunge quest’anno alla sua XXIV edizione e si terrà dal 14 giugno al 2 settembre 2018 come sempre nella splendida cornice dell’Isola Tiberina. L’iniziativa è parte del programma dell’Estate Romana promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale e realizzata in collaborazione con SIAE e si avvale dei patrocini di UNESCO, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Lazio, della Bibliotece di Roma, dell’Agenzia Nazionale del Turismo, della Comunità di Sant’Egidio, dell’Ospedale Fatebenefratelli e del Pitigliani – Centro Ebraico Italiano.
“La Settima Arte è e resterà sempre il primo amore – dice Giorgio Ginori – l’ispirazione di base del festival tiberino, sia con la grande attenzione e passione per il cinema Italiano, sia nel confronto con le cinematografie provenienti da ogni parte del mondo, ma in questa edizione si propone come nuovo luogo d’incontro e di dialogo tra le arti e darà spazio a quei linguaggi che da sempre sono fonti di ispirazione per il cinema e ne arricchiscono i contenuti”.
Si comincia con il cinema. Come ogni anno, grandi film italiani e internazionali, opere prime e seconde, documentari, focus sulle cinematografie straniere e masterclass con gli autori arricchiranno il calendario della programmazione sul grande schermo. Al centro delle serate registi, attori, sceneggiatori e professionisti del settore saranno protagonisti di incontri e dibattiti pronti a rispondere alle curiosità del pubblico. Al via il 14 giugno alle ore 21.00 nell’Arena Groupama con la presenza dell’attrice e sceneggiatrice Paola Cortellesi e del regista Riccardo Milani che introdurranno la commedia campione d’incassi “Come un gatto in tangenziale”.
Sarà poi la volta di altri grandi artisti, tra i quali Carlo Verdone, che presenterà la commedia “Benedetta Follia” insieme allo sceneggiatore Nicola Guaglianone, l’attore Massimo Popolizio protagonista nelle vesti di un redivivo Benito Mussolini di “Sono Tornato” di Luca Miniero, il regista, sceneggiatore e scrittore Paolo Genovese con “The Place”, film interpretato da tra gli altri da Valerio Mastandrea, Marco Giallini, Sabrina Ferilli e Vinicio Marchioni, il regista Alessio Maria Federici con la commedia romantica “Terapia di coppia per amanti”, interpretata da Ambra Angiolini e Pietro Sermonti, il regista esordiente Valerio Attanasio che parlerà al pubblico de “Il Tuttofare” insieme al suo protagonista Guglielmo Poggi.
Grande novità di questa edizione è la collaborazione tra L’Isola di Roma e Doppio Ristretto, l’associazione culturale costituita da Silvia Barbagallo, Santa Di Pierro e Debora Pietrobono per “Venti d’Estate”. La rassegna, nata tre anni fa, è caratterizzata da un programma di 20 appuntamenti e si propone di raccontare le connessioni tra musica e letteratura, politica e società, teatro e poesia attraverso reading, conversazioni e incontri musicali e cinematografici. Per questa terza edizione sono numerosi gli ospiti che arricchiranno il programma tra cui Massimo Popolizio, che leggerà brani tratti da “Pastorale Americana” di Philip Roth, Michela Murgia con “Canne al vento” di Grazia Deledda, Zerocalcare, Marco Damilano e molti altri.
La musica sarà protagonista dei mesi di luglio e agosto con la rassegna internazionale “L’Isola di Roma Jazz & Blues”, un’iniziativa nata dalla passione per questi due generi musicali, con la direzione artistica di Richard Journo e Giancarlo Maurino, che porterà sull’Isola artisti significativi provenienti da diversi Paesi del mondo che spazieranno tra il Blues, il Jazz e le nuove tendenze crossover Jazz. Tra gli ospiti più attesi il trio della pianista Carla Bley, con Steve Swallow al basso e al sax Andy Sheppard, il mitico sassofonista statunitense Kenny Garrett con il suo quintetto. Inoltre la Yamanaka Electric Female Trio, della pianista giapponese Chihiro Yamanaka, definita dal New York Times “tra le più importanti e geniali del ventunesimo secolo”, il gruppo maliano Songhoy Blues che proporrà brani del blues originale, prima dell’esodo e della schiavitù delle popolazioni africane nelle Americhe, in versione elettrica e il chitarrista russo, ventenne, il geniale Alexandr Misko.