La giuria presieduta dall’attrice, regista e cantante portoghese Maria De Medeiros e composta dalla sceneggiatrice Francesca Marciano, dal regista Daniele Vicari e dal critico e giornalista Silvio Danese ha assegnato all’unanimità il Premio Lino Micciché per il miglior film del Concorso Pesaro Nuovo Cinema a: Liar’s Dice di Geethu Mohandas
Con la seguente motivazione:
“per aver filmato con straordinaria sensibilità umana e artistica una storia apparentemente semplice, comune. Grazie alla accurata messa in scena, che dimostra una sicura padronanza del linguaggio del cinema, e una drammaturgia via via sempre più complessa, riesce a portare lo spettatore a contatto con un universo dolente che sfugge a facili categorie, anche grazie all’ottimo lavoro degli attori. Gli esseri umani in Liar’s Dice sono immensamente soli, travolti dalle necessità materiali, spinti continuamente sull’orlo del disastro da una moltitudine di persone indifferenti le une alle altre, se non nemiche. In questo contesto il casuale incontro delle due protagoniste, la giovane madre e la sua bambina, con un uomo a sua volta solo e sbandato, costruisce l’unico appiglio che la vita offre loro. La regista, con un finale spiazzante, suggerisce l’idea che quel destino crudele è comune alla maggior parte dell’umanità, nessuno può sentirsi davvero al riparo: dentro il villaggio innevato e inanimato del finale, potremmo esserci anche noi.”
La giuria ha inoltre deciso di assegnare una Menzione Speciale al film: Tierra en la lengua di Rubén Mendoza
“per aver costruito una allegoria tragica capace di alludere sottilmente alle terribili vicende politiche e sociali della Colombia e del Cono Sur in generale. L’autore, influenzato positivamente dalla grande letteratura sudamericana, con la figura terribile di un Pater Familias che con la sua crudeltà cambia la vita di tutti coloro che lo circondano, realizza un film notevole che lascia ben sperare in un importante sviluppo del suo cinema.”
La giuria giovani della 50. Edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, costituita da dieci ragazzi al di sotto dei 25 anni di età e provenienti da tutta Italia, ha assegnato la vittoria del Premio “Pesaro Cinema Giovane” a: Tierra en la lengua di Rubén Mendoza
Con la seguente motivazione:
“Il premio va a Tierra en la lengua. Una storia forte, impregnata di valori di eredità e caratterizzata da un complesso e morboso rapporto familiare. La forza brillante della fotografia che penetra con i suoi paesaggi caldi e l’uso della metafora bestiale per spiegare l’impotenza dell’uomo convergono verso una lenta distruzione, a cui non si può scampare. Don Silvio, dal filone dei cattivi, ci ha colpito per il viaggio intrapreso nella sua terra alla ricerca di una improbabile redenzione.”
La giuria attribuisce inoltre una Menzione speciale a: Free range – Ballad on approving of the world di Veiko Õunpuu
“per momenti di regia sublime che permettono una profonda empatia con i personaggi, anche grazie al supporto della coinvolgente colonna sonora.”
Questi i membri della giuria giovane: Giulia Martelliano, Francesco Malaguti, Andrea Biolcatti, Giuseppe Colaci, Angela Moliterni, Alessia Cicatelli, Stefano Balcini, Lorenzo Trombi, Marco Damiani, Marco Spagnoletti.
Premio cinema e diritti umani di Amnesty International: Un documentario sulle case di famiglia e gli ospedali psichiatrici in russia, il premio cinema e diritti umani di Amnesty International alla 50esima mostra del nuovo cinema di Pesaro: MAMA, JA UB’JU TEBJA / MAMMA, IO TI UCCIDERO’ (Russia, 2013, 51’), documentario sulle case famiglia e gli ospedali psichiatrici russi della regista Elena Pogrebizhskaja, è l’opera premiata da Amnesty International Italia alla 50esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro. La giuria del premio “Cinema e diritti umani”, giunto quest’anno all’ottava edizione, presieduta dall’attrice, scrittrice e testimonial Isabel Russinova e composta anche dalla critica cinematografica Dina D’Isa, dal produttore Rodolfo Martinelli Carraresi e da Riccardo Noury (portavoce per l’Italia dell’organizzazione per i diritti umani), ha espresso questa motivazione:
“Pur conducendo il racconto con rigore e asprezza, ‘Mamma, io ti ucciderò’ riesce a restituire tutta la tragica, drammatica verità sulla condizione dei bambini e adolescenti ospiti delle case famiglia. Il racconto ci trascina dentro l’anima dei giovani protagonisti, ci fa sentire tutta l’angoscia e il dolore patiti da vite innocenti costrette, per colpe non commesse, a vivere l’inferno senza possibilità di riscatto, tra l’indifferenza, l’opportunismo, la freddezza, la crudeltà di una società che in realtà li ha già dimenticati. Il ricovero in ospedale psichiatrico come mezzo di punizione per i ‘ribelli’ richiama alla memoria l’uso repressivo della psichiatria ai tempi dell’Unione sovietica”.
La giuria del premio “Cinema e diritti umani” ha anche voluto segnalare con una Menzione il film CENNETTEN KOVULMAK / THE FALL FROM HEAVEN di Ferit Karahan (Turchia/Italia, 2013, 88’), per la forza delle immagini e la capacità di narrare il conflitto curdo-turco dalla parte delle persone, senza ideologia o giustificazione per la lotta armata o per la repressione.
Premio del pubblico:
Alla Mostra di Pesaro, la sezione Cinema in Piazza propone una selezione dei titoli presenti nelle sezioni principali del festival adatti per un pubblico meno specializzato ma altrettanto curioso. Gli spettatori della “piazza” dell’edizione 2014 sono stati chiamati a votare alla fine di ogni proiezione e hanno decretato vincitore del Premio del Pubblico:
LES PONTS DE SARAJEVO / I PONTI DI SARAJEVO di Autori Vari (Ita/Fra/Bos/Svi/Ger/Por, 2014, 110’)
Il film, realizzato per commemorare i cento anni dall’attentato dell’Arciduca Francesco Ferdinando nella città bosniaca che ha dato inizio alla Prima guerra mondiale, è stato presentato ieri sera in anteprima italiana da Leonardo Di Costanzo, uno dei tredici autori che hanno contribuito a questo film a episodi. All’opera hanno partecipato alcuni tra i registi più significativi del cinema europeo e filmmaker di punta della nuova onda est-europea. Tra gli altri anche un altro italiano, Vincenzo Marra, oltre a Jean-Luc Godard, Ursula Meier e Aida Begic (vincitrice del Premio Lino Micciché nel 2012 con l’acclamato Buon anno Sarajevo).
Il film, proiezione speciale della Piazza, ha vinto con una media di 3.19 (su 4), spuntandola di un soffio sul film di apertura Swim Little Fish Swim di Lola Bessis e Ruben Amar che ha fatto registrare una media di 3,16.
Premio Cinemarche Giovani 2014:
PREMIO CINEMARCHE GIOVANI 2014
Giunge alla quarta edizione il concorso video Premio CineMarche Giovani, organizzato dalla Fondazione Pesaro Nuovo Cinema Onlus e nato nel 2011. Il concorso è riservato a cortometraggi di durata massima di 3 minuti realizzati da giovani fino a 30 anni d’età che vivono, studiano o lavorano nella Regione Marche. Possono partecipare al Premio cortometraggi di ogni soggetto e genere, realizzati con qualsiasi tecnica.
La giuria specializzata, coordinata dal curatore del Premio Pierpaolo Loffreda, e composta da Paolo Angeletti, Federica Facchini, Alberto Pancrazi e Claudio Salvi, ha assegnato all’unanimità il PREMIO CINEMARCHE GIOVANI 2014 al video: X+Y = Z di Alia Simoncini
La giuria ha segnalato altri due cortometraggi con una menzione speciale:
ANDANDO IN GIRO di Alfredo Rodriguez e DON’T THINK di Iorio Sebastianelli
Il video vincitore del Premio, X + Y = Z di Alia Simoncini verrà proiettato in Piazza del Popolo durante la cerimonia di chiusura (che inizierà alle 21,45) e la vincitrice riceverà la targa del premio. Il Premio CineMarche Giovani si avvale della collaborazione fondamentale dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e dell’Istituto d’Arte Scuola del Libro di Urbino.