Per quanto la definizione di Found Footage non sia affatto univoca, esattamente come la nozione di archivio audiovisivo, su questi spazi si è sempre cercato di offrire un punto di vista articolato, per render conto di quel processo anche temporale che ha cambiato nei decenni l’approccio creativo ai materiali documentali, fino alla prassi dello stock footage.
Dai Prelinger Archives, così “saccheggiati” da chi realizza video musicali, passando per il già citato Stock Footage, fino ad analizzare in modo ravvicinato il lavoro di autori ec-centrici come Arianna Lo Deserto, Stefano P. Testa, l’impressionante lavoro di Johann Lurf, il lavoro materico di Michele Faggi (Daydream e soprattutto Renegade Sun), Beatrice Baldacci.
Tra le numerose iniziative a cui abbiamo dato spazio, emergono quelle con il patrocinio dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (la rassegna FuoriNorma e Cinema e Diritti Umani, Premio Zavattini), che lancia proprio in questi giorni un nuovo festival chiamato UnArchive Found Footage Fest, che con il termine indica letteralmente un processo di de-archiviazione, ovvero di analisi specifica dei contributi documentali, dalla corservazione e dal recupero, per approdare ad un riutilizzo creativo e narrativo.
Dalle attività pregresse dell’archivio nasce quindi l’edizione zero di UnArchive, evento di sei giorni, in programma dal 14 al 19 dicembre 2021 al Live Alcazar di Roma. Nella selezione curata da Marco Bertozzi, Giacomo Ravesi, Luca Ricciardi e Chiara Rigione, anch’essa autrice sensibile che ha lavorato con gli archivi di AAMOD (qui l’intervista) sono previsti tre segmenti quotidiani (Short, Long e Live) che includono 9 corti, 7 lunghi e 5 performance live; il tutto arricchito da incontri con gli autori e presentazioni.
Segnaliamo a questo proposito, l’incontro con Marco Bellocchio che insieme ad Adriano Aprà affronterà una conversazione sul riuso cinematografico dopo la proiezione del suo “Marx Può Aspettare” (Martedi 14 ore 19); Il secondo principio di Hans Liebschner di Stefano P. Testa (leggi qui l’intervista) con annessa conversazione con l’autore (Mercoledi 15 ore 19); il live di Kanaka e Caterina Palazzi (leggi l’intervista su indie-eye) intitolato Silver e che unisce contrabbasso ad un live visual design.
L’ingresso è grauito fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni dettagliate e programma completo, il sito ufficiale: www.unarchive.it/festival