L’obiettivo si avvicina, lentamente, dall’alto, a quella che sembra essere una ragnatela perfettamente rotonda su uno sfondo blu. Siamo in mare aperto, nel Mediterraneo occidentale. Quella che vediamo è una gigantesca rete per tonni. In uno spicchio di questo strumento di cattura c’è la camera della morte. Qualche minuto più avanti si capirà il perché di questo nome: qui ha inizio la mattanza dei tonni.
“As if we were tuna” è il documentario del fotogiornalista romano Francesco Zizola dedicato alla pesca dei tonni in Sardegna. Sarà proiettato, come evento speciale fuori concorso alla 75edizione del festival del cinema di Venezia, questa sera alle 22 nella sala Perla 2 in occasione delle Giornate degli autori. Con quest’opera l’autore ha vinto il Premio Siae per il Talento creativo 2018. La consegna avverrà prima della proiezione.
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Con “As if we were tuna” Zizola cerca di investigare sul rapporto tra uomo e natura. Attraverso inquadrature ravvicinate dei tonni in trappola e punti di vista in soggettiva tra i pesci quasi esamini nelle reti, il regista, già pluripremiato fotografo al World Press Photo, ci mostra un antichissimo e sostenibile metodo di pesca. Suggerendo indirettamente allo spettatore che questa è l’unica via per rispettare il nostro ambiente, minacciato da modelli di pesca intensiva che stanno desertificando il mare.