lunedì, Novembre 18, 2024

La Villa di Robert Guédiguian la conferenza stampa a Venezia 74

La Villa di Robert Guédiguian Francia / 107’,  in concorso a Venezia 74 – la conferenza stampa

Cast: Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Jacques Boudet, Anaïs Demoustier, Robinson Stévenin, Yann Tregouët, Geneviève Mnich, Fred Ulysse, Diouc Koma
Sceneggiatura: Robert Guédiguian, Serge Valletti
Fotografia: Pierre Milon
Montaggio: Bernard Sasia

La villa è la casa (sul mare, vicino Marsiglia) di un anziano signore in punto di morte. I suoi tre figli sono tornati alla casa paterna per gli ultimi giorni del padre: l’attrice Angela (Ariane Ascaride), Joseph (Jean-Pierre Darroussin) e Armand (Gérard Meylan) che gestisce il ristorante di famiglia. Sono giorni di bilanci e riflessioni sulle reciproche scelte di vita e lo sbarco di un gruppo di migranti porterà ulteriori elementi di riflessione.

La conferenza stampa a Venezia 74.

Lavorate insieme da tantissimi anni, avete fatto molti film insieme, cosa continua ad unirvi a distanza di così tanto tempo?

Risponde l’attore Jean-Pierre Darroussin:

Ci siamo conosciuti tanti anni fa è vero. Lo slancio di allora è sempre vivo e ci ha consentito di andare avanti ancora oggi. Abbiamo avuto i nostri periodi difficili ma oramai siamo una famiglia, abbiamo costruito delle solide basi.

Insieme abbiamo raccontato molto della storia della Francia degli ultimi 30 anni – prosegue il regista Robert Guédiguian – abbiamo delle radici comuni, veniamo tutti dallo stesso ambiente popolare e questo affiora nel nostro modo di fare cinema. Anche in questo film abbiamo lavorato con lo stesso team, la nostra è una troupe molto affiatata che lavora insieme da tanti anni. Certo il tempo passa, siamo maturati in questi anni e sono contento di aver accolto in questo film dei giovani attori molto bravi.

Per il regista:
gli psicologi dicono che in occasione dei funerali si sviluppa sempre una certa pulsione verso la sessualità e l’amore quasi a compensare la perdita. Una necessità di vita che superi la morte, è presente anche questa tematica nel film?

Non esistono film senza storie d’amore secondo me, tutto qua.

Risponde anche Jean-Pierre Darroussin:

La vita è fatta di cose che iniziano e che finiscono. L’amore e la vita vincono sempre sulla morte e anche i personaggi del film devono guardare avanti, oltre l’imminente perdita, guardare alla vita che continua. La pulsione verso la vita è anche una pulsione sessuale.

Per il regista Robert Guédiguian:
Viviamo in un epoca storica in cui le ideologie del passato sono in forte crisi, secondo lei dobbiamo comunque ripartire dalle idee del novecento?

Sicuramente viviamo in un’epoca in cui certe idee e concezioni del mondo vengono considerate obsolete e superate. Tutta la storia del movimento operaio è considerata parte del passato.

Siamo portati a pensare al successo personale, guardiamo spesso alla vita e al mondo solo come individui, in maniera egoista, si pensa sempre meno alla comunità, alla società. Io credo che dobbiamo tenere conto delle idee dei nostri nonni, dei nostri avi, penso che dobbiamo mantenere un punto di vista collettivo. Non dobbiamo rinnegare le idee del movimento di emancipazione dei lavoratori, vanno assimilate in maniera critica, cercando di rinnovarle ma non possiamo rigettarle. Dobbiamo fare proposte nuove per rinnovare il nostro apparato concettuale,  rimboccarsi le maniche e guardare ad altro rispetto ai vari Macron e Renzi. Non voglio rassegnarmi a questo mondo che ci viene proposto, ad una società che lascia indietro una fetta importante della società. Viviamo in un mondo ingiusto e da qui bisogno ripartire.

Volevo farle una domanda sulla visione della famiglia che sembra emergere in “la Villa”. Una famiglia disunita può essere riunita dall’arrivo dei figli? Nel film questo ruolo sembra svolto dai bimbi migranti…

I rifugiati sono persone che cercano un rifugio – risponde il regista Robert Guédiguian  – che scappano da guerre, carestie, gravi situazione di disagio, cosa dobbiamo fare? Gli apriamo la porta oppure no? Non sta al film rispondere a questa domanda, ma io penso che sia impossibile non accogliere, l’accoglienza è necessaria, questo il principio da cui partire per trovare una soluzione. 

Marco Pini
Marco Pini
Marco Pini si occupa di Web marketing, sviluppo web e web 2.0 da più di un decennio

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