Le fidèle di Michael R. Roskam Belgio, Francia / 130’ (fuori concorso) la conferenza stampa a Venezia 74
Cast: Matthias Schoenaerts, Adele Exarchopoulos, Eric De Staercke, Jean-Benoit Ugeux, Nabil Missoumi, Thomas Coumans, Nathalie Van Tongelen, Kerem Can, Sam Louwyck
Sceneggiatura: Thomas Bidegain, Noe Debre, Michael R. Roskam
Fotografia: Nicolas Karakatsanis
Montaggio: Alain Dessauvage
Le fidèle racconta la storia di un amore travolgente, quello tra Gino (Matthias Schoenaerts) e Benedicte (Adele Exarchopoulos). Gino è all’apparenza un uomo brillante e tranquillo ma nasconde un segreto che può portare alla fine della storia d’amore con Benedicte e a stravolgere le loro vite. Gli attori e il regista Michael R. Roskam raccontano Le fidèle in conferenza stampa a Venezia 74.
per il regista Roskam:
amore e crimine sono un connubio molto amato dal cinema, questo è il secondo capitolo di storie dedicate alla criminalità (dopo Bullhead – La vincente ascesa di Jacky del 2011), come ha lavorato su questa storia?
Volevo realizzare un film sull’amore assoluto ed incondizionato.
Le fidèle è una riflessione a partire da questo concetto, allo stesso tempo volevo raccontare il mondo del crimine.
Mi sono lasciato ispirare da alcune storie di gangster del Belgio degli anni ’80 e ’90. Personaggi di cui i media discutevano molto, con particolari relativi anche alle loro vite private. Inoltre sono un grande amante del cinema noir americano e del polar francese, generi che sicuramente mi hanno influenzato.
per Adele Exarchopoulos:
il tuo personaggio in questo film subisce una drastica trasformazione, anche fisica…
Devo dire che per me era tutto una novità. Il mio personaggio ha una grande passione per i motori e le auto veloci e io non avevo neanche la patente quando ho letto il copione, l’ho presa pochi giorni prima di girare. Quando sono stata nei circuiti di Formula 1 ho cercato di mettermi nei panni della protagonista, di puntare sulle emozioni che doveva provare e su come queste si potevano ripercuotere sulla sua vita quotidiana. Ho anche preso delle lezioni da uno stant driver per recitare al meglio la mia parte.
per Matthias Schoenaerts:
è stato più difficile recitare in le fidèle o in Bullhead?
Non ci sono ruoli più facili o più difficili. Sono due film diversi.
Quello che conta è mettere sempre il cuore e l’anima in ogni personaggio, la mia amicizia con Michael R. Roskam mi ha sicuramente aiutato, questo è il quarto lavoro che facciamo insieme e ci diciamo tutto in faccia, senza problemi, questo è importante e aiuta molto il processo creativo.
Lei ha fatto film in varie lingue, fiammingo, inglese e ora in francese, può parlarci di questo aspetto?
Mi sento un privilegiato ad avere la fortuna di parlare e sentirmi a mio agio con varie lingue – risponde il regista Michael R. Roskam. Questo film è ambientato in zone francesi e di conseguenza doveva essere un film in francese. Come belga-fiammingo anche il francese fa parte della mia cultura.
Sono rimasto colpito dall’atteggiamento del padre della protagonista che non fa niente per impedire questa love story, forse perchè capisce che contro il vero amore nessuno può nulla?
Matthias Schoenaerts:
Questa idea romantica dell’amore assoluto è un antidoto per il cinismo dei tempi moderni, viviamo in un mondo che stimola la paura, che divide le persone, le polarizza fino a farci avere paura anche dei nostri vicini, è uno stato d’animo individuale che si riverbera e influenza il clima sociale. L’amore è l’unico antidoto e l’unica risposta contro il cinismo e la paura.
Michael R. Roskam:
nel film non c’è spazio per il cinismo, allo spettatore viene chiesto lo sforzo di guardare il film obbedendo alle sole regole del’amore. Questo è un film sull’amore assoluto e questo concetto deve essere presente in tutti i personaggi del film, quindi anche nel padre.