Cinema indipendente e lavoro, questo il core del Working Title Film Festival, la manifestazione vicentina giunta alla terza edizione e in programma dal prossimo 27 aprile fino al 1 maggio presso il Teatro Comunale di Vicenza.
Il festival, promosso dall’associazione LIES – Laboratorio dell’inchiesta economica e sociale, con la direzione artistica di Marina Resta, presenta tra le novità una nuova location per le proiezioni, collocata presso la Sala del Ridotto del Teatro Comunale Città di Vicenza, che ospiterà due sezioni del concorso internazionale, quella dedicata ai lungometraggi e mediometraggi (10 film) e quella dedicata ai cortometraggi (13 film) nei giorni 27, 29, 30 aprile e 1 maggio.
Extraworks è invece una nuova sezione costituita da otto titoli e dedicata ai cortometraggi sperimentali e alla video arte.
Film d’apertura è “Non ho l’età” di Olmo Cerri, sulle storie di migranti italiani nella Svizzera del dopoguerra, mentre il film di chiusura sarà “Taste of Cement” di Ziad Kalthoum (miglior film al festival Visions du Réel di Nyon nel 2017) sugli operai edili siriani
Alexandra Kaufmann e Paolo Chirumbolo costituiscono la giuria per Lungometraggi e mediometraggi; Silvia Jop e Corrado Ceron per i Cortometraggi; Raffaella Rivi e Guglielmo Trupia per Extraworks.
La selezione è costituita da opere di autori di livello, possibilmente under 35 e comunque già affermatisi in importanti festival internazionali quali Visions du Réel (Non ho l’età di Olmo Cerri e Taste of Cement di Ziad Kalthoum), Venezia – Orizzonti (Death of the Sound Man di Sorayos Prapapan), Locarno (Il monte delle formiche di Riccardo Palladino), Doc Lisboa (Saule Marceau di Juliette Achard), Berlinale – Perspektive Deutsches Kino (Kineski Zid di Aleksandra Odić), Torino (Talien di Elia Mouatamid e Esseri di Tommaso Donati), Rotterdam (Commodity City di Jessica Kingdon) e New Directors/New Films al Moma di New York (Home Exercises di Sarah Friedland).