In programma dal 22 al 30 ottobre al XXXI Festival del Cinema Latino Americano di Trieste che si svolgerà nella consueta e centralissima location dell’Auditorium del Civico Museo Revoltella, nelle date 26, 29 e 30 ottobre, e presso il Cinema Teatro dei Fabbri tutti i giorni.
La XXXI edizione prevederà 13 film nella sezione Concorso Ufficiale in rappresentanza di numerosi paesi del continente Latino Americano.
Verranno inoltre assegnati altri premi, previsti nella sezione Contemporanea: Premio Malvinas, Premio Mundo Latino, Premio Arcoiris.
Due le retrospettive, di alto valore culturale.
Una su Francisco Gedda, attento e prolifico documentarista, antropologo ed etnologo cileno di origine sarda che racconta le popolazioni native e i luoghi dimenticati dell’America Latina.
La seconda retrospettiva sarà dedicata a Juan Carlos Rulfo, importante cineasta messicano, già premiato al Sundance Festival, figlio del grande scrittore Juan Rulfo (tra le cui opere ricordiamo “Pedro Paramo” e “El llano en llamas”) che fu protagonista della nuova letteratura latinoamericana insieme a Carlos Fuentes, Gabriel García Márquez, Julio Cortázar.
Il Festival offrirà una chicca assoluta per chi ama letteratura e cinema: la proiezione del film “En este pueblo no hay ladrones” (“In questo paese non ci sono ladri”), diretto nel 1965 da Alberto Isaac e tratto da un racconto di Gabriel García Márquez. Attori d’eccezione proprio lo scrittore Juan Rulfo, Luis Buñuel e lo stesso Gabriel García Márquez.
Il regista Juan Carlos Rulfo sarà presente a Trieste in occasione del Festival.
“Il Festival cresce e si arricchisce ogni anno di presenze ed eventi importanti” afferma il direttore del Festival, Rodrigo Diaz. “La dimensione internazionale è data dalla presenza del grande numero di paesi rappresentati al Festival (14) – aggiunge Francesca Mometti, coordinatrice organizzativa dell’evento – “ma è soprattutto nella dimensione di incontro tra molte e differenti culture di comune matrice “latina” che il Festival si configura come evento unico nel panorama nazionale”.