E’ in programma dal 21 Giugno la 44° Mostra internazionale del nuovo cinema di Pesaro, di cui avevamo già dato anticipazione da questa parte. Attraverso il sito ufficiale è possibile seguire giorno dopo giorno i lavori del festival anche grazie a questo canale youtube, orientato a coprire tutti gli aspetti della documentazione multimediale che ci piacciono particolarmente; rispetto a tentativi endogeni dello stesso tipo, c’è da dire che i risultati sono davvero ottimi. Ampio spazio alla cinematografia europea quest’anno a Pesaro perché “puntare sul vecchio continente è un dovere morale”, spiega il direttore artistico Giovanni Spagnoletti: “Il pubblico italiano di oggi conosce molto bene il cinema dell’estremo oriente, ma sa pochissimo delle cinematografie più vicine”.
Da qui l’idea di una retrospettiva sul Nuovo Cinema Tedesco, promossa dallo stesso Spagnoletti, sicuramente uno dei massimi esperti italiani sull’argomento: in collaborazione con la German Film verranno presentati diciotto titoli, tra lungometraggi, medi e documentari, di autori già noti (di Philip Gröning si vedrà l’inedito L’amour, l’argent, l’amour, di Valeska Grisebach il breve Mein Stern) ma soprattutto nomi poco conosciuti come Till Steinmetz, Fred Kelemen, Martin Gypkens.
La sezione competitiva, intitolata ad uno dei fondatori storici del festival, Lino Miccichè, vede in concorso otto opere prime e seconde provenienti da tutto il mondo tra cui l’italiano La terramare, di Nello La Marca (visto al Forum di Berlino), e Vasermil, dell’esordiente israeliano Mushon Salmona (Premio della giuria al Festival di Gerusalemme).
Da Cannes arriva Un cont de Noel di Arnaud Desplechin, inserito nella neonata sezione “Band à part”, dove trova posto anche l’omaggio all’ACID (Association du Cinéma Indépendent pour sa Diffusion) con la proiezione dei documentari No London Today di Delphine Deloget e Kommunalka di Françoise Huguier.
Il tradizionale Evento Speciale sarà dedicato quest’anno al maestro del brivido Dario Argento protagonista di una retrospettiva quasi completa (comprensiva anche di alcuni lavori per la tv) curata da Vito Zagarrio, di una tavola rotonda alla presenza di collaboratori storici come il musicista Claudio Simonetti e lo sceneggiatore Franco Ferrini e di un volume monografico edito dalla Marsilio.
L’insolita sezione ‘Piccolo cinema della Malaysia’ si incentrerà sulla figura di Amir Muhammad – classe 1972, origini malesi-indiane, fede mussulmana-impostosi negli ultimi anni tra i nuovi protagonisti della scena culturale, ancor prima che cinematografica, della capitale malaysiana: Kuala Lumpur. In soli 7 anni di attività registica porta a termine 8 lungometraggi (due dei quali sono stati banditi in Malaysia) e un ciclo di 6 cortometraggi. L’omaggio in programma alla Mostra rappresenta la prima personale dedicata al regista a livello internazionale.