Avevamo già anticipato alcune notizie sula 61° edizione del Festival di Locarno da questa parte, e ci torniamo sopra. L’edizione 61 si presenta, secondo le parole del direttore artistico Frédéric Maire, ‘vivace e impertinente.’ Effettivamente il variegato programma sembra confermare pienamente queste premesse, programma che privilegia gli autori europei e uno sguardo attento all’attualità e al sociale, in particolare nella sezione del Concorso internazionale, con 17 film provenienti da 16 paesi diversi. Segnaliamo Marz di Klaus Handl, The market, a Tale of Trade del britannico Ben Hopkins e Nulle part terre promise del francese Emanuel Finkiel. Unico italiano che partecipa alla competizione è l’opera prima di Federico Bondi, Mar Nero. Anche il consueto e suggestivo appuntamento in Piazza Grande si prospetta fecondo: il 9 Agosto Angelica Houston riceverà l’Excellence Award, in occasione della proiezione di Choke, di Clark Gregg, tratto dal romanzo di Chuck Palaniuk.
La letteratura sarà rappresentata a Locarno anche dal debutto di Alessandro Baricco dietro la macchina da presa con Lezione 21 e da Brideshead Revisited di Julian Jarrold, tratto da un opera di Evelyn Waugh, anch’essi proiettati in Piazza Grande.
La selezione Concorso Cineasti del Presente ospita anch’essa 17 pellicole provenienti da Argentina, Brasile, Cile, Spagna, Portogallo, Francia e Italia. Tra i titoli ‘nostrani’ Napoli Piazza Municipio di Bruno Oliviero e Beket di Davide Manuli.
Parla italiano anche la sezione Ici & Ailleurs, dove segnaliamo Petit Historias das Criancas di Guido Lazzaroni, Gabriele Salvatores e Fabio Scaloni e Non chiederci la parola di Elisabetta Sgarbi, con Toni Servillo e musica di Franco Battiato.
Tra gli eventi speciali, la consegna del Pardo d’onore all’israeliano Amos Gitai, l’omaggio a Luigi Comencini con la proiezione dell’introvabile …Und Das Am montagmorgen e una retrospettiva completa dedicata a Nanni Moretti, con la proiezione di molto materiale inedito, backstage e scarti di lavorazione.