Mia Madre di Nanni Moretti, punta allo svuotamento dell'immagine invece che all'accumulo, tanto che i sogni e la memoria non hanno più la marcatura di una surrealtà evidente, ma al contrario abitano gli elementi residuali della realtà, in quella possibilità terrifica e dolcissima di ciò che saremo stati, nel futuro anteriore al ricordo.
Una giornata dedicata quasi interamente alla presenza di Nanni Moretti quella di ieri a Pesaro, non solo nel contesto degli appuntamenti programmati dalla 48ma edizione della Mostra del Nuovo Cinema, che quest'anno omaggiava il regista nato a Brunico con una retrospettiva completa ma anche per un'iniziativa collaterale che ha visto Moretti impegnato in una lettura dei "Sillabari" di Goffredo Parise, presso la libreria "Il Catalogo" di Pesaro