domenica, Dicembre 22, 2024

2022: I sopravvissuti di Richard Fleischer: la recensione del DVD

Disponibile in DVD 2022: I sopravvissuti (Soylent Green), uno dei più conturbanti esempi di Sci-Fi hollywoodiani usciti dagli anni ’70. A firmarlo è il leggendario Richard Fleischer, mestierante di razza, capace di passare con stile e disinvoltura dal noir a basso costo targato RKO (Seguimi in silenzio, Le iene di Chicago) al dramma bellico (Tora! Tora! Tora!), con divagazioni nel peplum (Barabba) e nel thriller psicologico (il raffinato Terrore cieco, remake di Gli occhi della notte di Terence Young).

2022, New York, 40 milioni di abitanti e 32 gradi all’ombra. In un mondo desertificato (non solo materialmente) e messo in ginocchio da sovrappopolazione ed effetto serra, gli esseri umani si nutrono di tavolette di plancton e vivono in case-dormitori. William Simonson (un anziano Joseph Cotten), dirigente della Soylent – l’industria alimentare monopolistica che dà il titolo all’originale – è barbaramente ucciso nel salotto di casa. Incaricato delle indagini è Robert Thorn, un poliziotto (Charton Heston, una manciata di anni dopo Il pianeta delle Scimmie) che vive con un anziano uomo-libro (Edward G. Robinson, alla sua ultima interpretazione), enciclopedia vivente del tempo che fu. Mentre Thorn cerca di scoprire il segreto della Soylent – tasto su cui batte ossessivamente il trailer originale (unico extra dell’edizione italiana, insieme alla galleria fotografica) – un gruppo assortito di vigilanti e oscuri dirigenti trama per mettere tutto a tacere. Colpo di scena (più o meno inaspettato) e finale ambiguo.

2022: I sopravvissuti è un thriller futuristico che vive di atmosfere distopiche e angoscianti intessute di lirismo (il suicidio assistito e virato in arancione di Sol Roth sulle note di Čajkovskij, Beethoven e Grieg; la scoperta del cibo da parte di Thorn), ma con un occhio alle dinamiche del poliziesco classico, con un involontario eroe costretto, suo malgrado, a battersi contro le ingiustizie di un sistema corrotto e classista. Girato nel 1973 – lo stesso anno di Il mondo dei Robot. Un anno prima era uscito Solaris – e imbevuto del pessimismo ecologico degli anni della crisi energetica, il film è tratto da un romanzo (Make Room! Make Room!, che è diventato Largo! Largo! nell’edizione italiana) dello scrittore statunitense Harry Harrison  ed è ispirato a una ricerca sui limiti dello sviluppo condotta negli anni ’60 dal MIT.

L’edizione italiana (italiano e inglese, con sottotitoli in italiano; 1 disco) è targata Sinister Film – casa specializzata nel recupero di cult del cinema di genere, horror e fantascienza in testa – e distribuita da Cecchi Gori Home Video.

Sofia Bonicalzi
Sofia Bonicalzi
Sofia Bonicalzi è nata a Milano nel 1987. Laureatasi in filosofia nel 2009 è da sempre grande appassionata di cinema e di letteratura. Dal 2010, in seguito alla partecipazione a workshop e seminari, collabora con alcune testate on line.

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