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50 Giorni di Cinema a Firenze: Luca Zingaretti a France Odeon, la conferenza stampa

Sono molto contento di essere qui a Firenze, questo è un festival che si svolge in una terra come la Toscana, molto attenta alla cultura in generale e in particolare a quella cinematografica

Con queste parole Luca Zingaretti, ospite della sesta edizione di France Odeon, ha introdotto la conferenza stampa allestita per presentare “Les vacances du petit Nicolas”, il nuovo film di Laurent Tirard che prosegue la saga per ragazzi ideata da René Goscinny, già adattata per il grande schermo con un precedente film intitolato “Le petit Nicolas”. Nel nuovo episodio l’attore romano interpreta un produttore italiano spaccone e confusionario che arriva sulla costa atlantica a creare scompiglio.

Zingaretti ha un rapporto con il cinema Francese che affonda le radici fino alle origini della sua carriera, quando nel 1997 interpretava la parte di Marc Lauzon nel polar di Alain Jessua “Les couleurs du diable”, un contatto interrotto fino al 2012, quando  incontra Laurent Tirard a Cannes, dove si trovava per presentare “Sangue Pazzo” di Marco Tullio Giordana. In quell’occasione l’agente di Zingaretti lo informa del desiderio del regista francese di averlo sul set di una grande produzione a cui sta lavorando, “Asterix & Obelix al servizio di Sua Maestà”: “quando arrivò il momento di incontrarsi” ha detto Zingaretti “si rivelò molto ammirato dai film che avevo fatto dicendomi che mi seguiva da molto e che mi voleva assolutamente nella sua produzione. Dopo aver ricevuto la sceneggiatura, mi rendo conto che avrei dovuto recitare un paio di battute; chiamo il mio agente e gli dico di rifiutare e che probabilmente c’era stato un malinteso. Nonostante questo Tirard insiste, mi vuole a tutti i costi per fare la parte del Generale 2. Come ne usciamo? mi dice il mio agente, e io gli rispondo, chiedigli un sacco di soldi!

Tirard non molla, Zingaretti cerca di farlo desistere con la richiesta di un’auto H24 e la presenza di uno stand-in, ovvero quella figura che sostituisce l’attore per il setting delle luci e una serie di aspetti tecnici, mentre questo si riposa: “Alla fine mi sono trovato sul set a fare questa comparsata, tanto che tutti si chiedevano, ma chi è sta comparsa con lo stand-in?!

Tra Tirard e Zingaretti nasce così un buon rapporto e il regista Francese lo chiama nuovamente per il suo nuovo film: “Les vacances du petit Nicolas ha avuto molto successo alla premiere parigina” ha aggiunto l’attore romano “sono qui a riproporlo ad un festival, prima dell’uscita nelle sale. Io spero davvero che il mio rapporto con la cinematografia francese continui

Zingaretti si è dichiarato molto interessato al sistema che regola la produzione cinematografica in Francia: “i francesi si sono dati degli strumenti per i quali con ogni euro guadagnato da un film francese o straniero, una percentuale dei ricavi finisce in un sistema di finanziamento comune che viene redistribuito per le produzioni interne, un metodo che andrebbe adottato anche in Italia

A questo proposito, Francesco Ranieri Martinotti, ha colto la palla al balzo per ricordare il convegno in programma la mattina del 31 ottobre in Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, intitolato “Belle Toujours, la legge francese sul cinema”, dove si parlerà del modello francese e di come potrebbe aiutare l’italia ad uscire da un impasse ormai insostenibile applicandone i fondamentali: “ciò di cui stai parlando“, ha detto Martinotti rivolgendosi a Zingaretti “garantisce 750 milioni l’anno che in Francia alimentano tutto il mosaico legato alle produzioni cinematografiche. In un momento in cui anche in Italia si parla di riforme, sarebbe l’occasione buona per lavorare proprio su quella per il cinema“.

Anche perchè “da due anni a questa parte” ha aggiunto Zingaretti “chi investe nell’audiovisivo in Italia è la televisione, basta pensare ai serial prodotti da Sky, esportati in tutto il mondo, segno che sappiamo come fare le cose mentre ci mancano del tutto le risorse. Perchè se non si innesca un processo virtuoso, con le istituzioni che concentrano attenzione su questi processi, non si va da nessuna parte. È necessario investire sui buoni artigiani che abbiamo, perchè il settore non si ripieghi su se stesso

E in riferimento al film di Tirard, l’attore romano ha fatto notare quanto la Francia tenga ancora alla storia della propria cultura popolare: “L’immaginario legato ai racconti del piccolo Nicolas è conosciutissimo dai ragazzi francesi di oggi; se penso all’Italia e al modo in cui da noi viene trasmessa la stessa tipologia di cultura alle nuove generazioni, non riuscirei a fare un raffronto dello stesso tipo

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