A Copy of My Mind di Joko Anwar – Indonesia, Corea del Sud, 116’ Tara Basro, Chicco Jerikho
A copy of my mind di Joko Anwar racconta la storia d’amore tra Sari, una giovane ragazza impiegata in un salone di bellezza, e Alek un traduttore di sottotitoli per DVD pirati. Sullo sfondo di una città, Giacarta, in totale balia della corruzione politica.
A Copy of My Mind di Joko Anwar raccontato in conferenza stampa a Venezia 72.
Prima domanda per il regista del film Joko Anwar:
Ha dichiarato che questo film è una lettera d’amore per l’Indonesia, ma guardando il film, si nota come “A copy of my mind” sia un duro atto di accusa verso l’ingiustizia politica e sociale che affligge il suo paese
Risponde il regista Joko Anwar, in conferenza stampa a Venezia 72.
Negli ultimi tre anni ci sono stati duri conflitti politici in Indonesia.
Le recenti elezioni presidenziali hanno spaccato in due il paese. La società indonesiana è molto polarizzata e divisa tra il consenso ai due candidati in lotta tra di loro nelle elezioni del 9 luglio 2014.
Penso che gli indonesiani siano stati troppo permissivi nei confronti dei loro governanti. La corruzione dei politici e dell’amministrazione dello stato è un problema enorme che affligge il paese. Stiamo perdendo controllo sulla nostra società. Fortunatamente la popolazione sta diventando maggiormente attenta alla realtà sociale che la circonda e diventa sempre più informata sulle vicende politiche. Non sappiamo ancora se la situazione migliorerà, ma sicuramente questo è un momento di svolta per l’Indonesia e volevo raccontare questo periodo storico.
Mi piace molto, continua il regista Joko Anwar, affrontare tematiche sociali e politiche che possano raccontare l’Indonesia contemporanea. I Festival internazionali sono ottime occasioni per mostrare al mondo i problemi dei singoli paesi e sensibilizzare così l’opinione pubblica.
Allo stesso tempo però volevo girare un film intimo, che raccontasse una storia d’amore, che parlasse del bisogno di contatto tra gli esseri umani, che parlasse di due persone che si innamorano.
A suo parere in questo momento così delicato per il suo paese, che ruolo può avere il cinema?
Sono consapevole, risponde il regista Joko Anwar, che è un compito enorme cambiare un paese.
Penso che noi cineasti facendo film sulla situazione politica e sociale del nostro paese, possiamo contribuire ad aprire la mente degli spettatori, a sensibilizzarli su quello che avviene nella società. In questo senso possiamo senz’altro contribuire al cambiamento sociale e a migliorare la situazione.
Credo che tutti i cittadini dovrebbero essere informati su come viene gestito il proprio paese. Penso che se i cittadini conoscessero la grande corruzione che li circonda farebbero di tutto per arrestarla. L’ignoranza è sempre nemica dell’emancipazione sociale.
Trovo interessante come nel film viene “affrontata” la questione della pirateria, ce ne può parlare?
A Giacarta, tanti cittadini fanno una vita molto dura. Nonostante le avversità, sembrano comunque felici, e questo è un grande punto di forza per il nostro paese.
La protagonista, fa un lavoro molto umile, in un salone di bellezza, vede poche persone, e trova rifugio e conforto nel cinema, anche se sono film pirata diventano un elemento importante per lei. Non potrebbe permettersi di comprare DVD originali. Fino a 15 anni fa, ho comprato tanti DVD pirata perchè non potevo permettermi DVD originali.
Non credo sia un semplice problema di tutela dei diritti d’autore, non tutti possono permettersi di comprare legalmente i film. Tuttora posseggo qualche DVD pirata, mi piace comprare i miei film in versione pirata, è una delle prime cose che faccio quando vado a Bangkok.
E’ un fenomeno crescente in Indonesia anche nei centri commerciali si vendono DVD pirata. Costano circa 30 centesimi di euro e se ne compri 10 ne hai uno in regalo. Scherza il regista Joko Anwar.