mercoledì, Dicembre 25, 2024

Ad Astra: James Gray verso le stelle

James Gray è al lavoro su un nuovo progetto che, dopo Civiltà Perduta (The Lost City of Z), lo riporterà nelle sale a gennaio 2019.
Si tratta di Ad Astra (“verso le stelle”, dal latino), le cui riprese, dopo una lunga fase di gestazione del film, sceneggiato da Gray insieme a Ethan Gross (Fringe), sono iniziate la scorsa estate in California.
Le ripetute dichiarazioni del regista, espresse già a partire dal 2013, fanno sì che pubblico e critica nutrano aspettative di un certo calibro su quella che promette di essere “la più realistica rappresentazione di un viaggio spaziale mai vista in un film”.

Brad Pitt, che avrebbe dovuto inizialmente recitare anche nel precedente lavoro di Gray, si calerà nei panni di Roy McBride, ingegnere aerospaziale lievemente autistico in missione verso i confini estremi del sistema solare, con l’obiettivo di capire che cosa accadde vent’anni prima a suo padre, interpretato da Tommy Lee Jones, quando intraprese un viaggio di sola andata per Nettuno alla ricerca di forme di intelligenza aliena.

Ruth Negga affiancherà i due attori, mentre ad occuparsi della fotografia sarà Hoyte van Hoytema, già apprezzato per il lavoro svolto, tra gli altri, in Interstellar di Cristopher Nolan.
L’idea alla base del progetto nacque nel momento in cui Gray venne a sapere che la Nasa stava cercando persone con deficit emozionali in grado di reggere lo stress psicofisico che comporterebbe una eventuale spedizione su Marte. Proprio a partire da questo realistico presupposto si arriverà, nella finzione, a quella che con tutta probabilità sarà il climax del film: un crollo mentale da parte del protagonista, che porterà alla luce quanto i conti fatti in sede teorica siano scorretti.

L’autentica ispirazione di fondo muove però da una tematica antica, si potrebbe dire primigenia: il desiderio di scoperta dell’uomo che confligge drammaticamente con la sua incapacità di sostenere il sentimento dell’infinito.

E’ in cantiere quindi una pellicola che si candida ad essere, ancor prima di prendere compiutamente forma, un conradiano Cuore di Tenebra futuristico, un thriller sci-fi “concettualmente grande, più che visivamente”, con il proposito di veicolare l’idea che l’essere umano, in fondo, ha bisogno della “sua” Terra per sentirsi tale.

Ad Astra, prodotto da New Regency Enterprises e Plan B Entertainment, sarà distribuito da 20th Century Fox.

Veronica Canalini
Veronica Canalini
Critica Cinematografica iscritta al SNCCI. Si anche classificata al secondo posto al concorso di critica cinematografica “Genere femminile: quando le donne criticano il cinema” indetto da Artemedia, oltre a scrivere di Cinema per Indie-eye, si è occupata di critica letteraria per il Corriere del Conero.

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