“La storia di questo film nasce nel 2005 – racconta il regista Cary Fukunaga in concorso a Venezia 72 quando un amico mi ha regalato il romanzo ‘Beasts of No Nation‘. Mi appassionai talmente tanto al libro che decisi che era quella la storia che volevo raccontare dietro la macchina da presa.”
Il film nasce solo dalla lettura di questo romanzo o c’è altro dietro la sua decisione di girarlo?
“Niente nasce puramente dal caso. Io ho un background importante dato dai miei studi di scienze politiche. Mi sono interessato molto ai conflitti nati a causa del necolonialismo e le tante guerre regionali che si sono succedute negli anni specialmente nei paesi africani. Il romanzo di Uzodinma Iweala mi ha dato l’ispirazione, ma rispetto alla storia che non è contestualizzata in un paese preciso ho deciso di inserirci dei riferimenti basati sui miei studi sulla Liberia e il Ghana.
Il piccolo Abraham Attah è a detta di molti un piccolo bambino prodigio in fatto di recitazione. Come è arrivato a lui?
“Abbiamo fatto un lungo processo di selezione. Pensi che abbiamo fatto i provini a più di 600 ragazzini e alla fine ne abbiamo selezionati una ventina. Per la parte di Agu il protagonista ci voleva una persona con molta energia e che sapesse improvvisare situazioni difficili. Ho cercato di capire la loro personalità in modo da individuare chi più rispecchiasse l’idea che mi ero fatto del personaggio.
Quando ha girato questa pellicola ha tratto ispirazione anche dal sistema di reclutamento dei giovani adolescenti da parte dell’Isis?
“Quando abbiamo iniziato le riprese l’Isis si era appena affacciata alle cronache mondiali. Devo dire che ci sono caratteristiche simili tra queste organizzazione che arruolano ragazzini per le loro guerre. In generale in queste milizie ci si arruola per disperazione e per avere un lavoro in un territorio che altrimenti offre solo fame e miseria. Nel film ho voluto tenere fuori la religione per non enfatizzare le tensioni tra cristianesimo e islam.
Come ha fatto a salvaguardare la purezza dei giovani attori che hanno lavorato con lei, dalle immagini crudeli raccontate nel film?
“L’intensità del film non è la stessa che si vede in sala. Nel set le varie scene sono frammentate e soprattutto non c’è sangue. Tutto quello può sembrare cruento mentre si guarda il film, magari durante le riprese è risultato addirittura buffo”
Ci racconti del personaggio del comandante..
“Questo personaggio è un po’ strano, nel libro risulta indefinito mentre nel film ho voluto dargli una storia passata e un’evoluzione. Ho tratto ispirazione per lui da un personaggio conosciuto ad Haiti. Non volevo renderlo un leader carismatico o un dittatore ma capo della terra. Una persona capace di controllare chi ha attorno incutendo timore e rispetto”.
Beasts of No Nation di Cary Fukunaga – USA, 133’
Interpreti: Idris Elba, Abraham Attah.
Basato sull’omonimo romanzo di Uzodinma Iweala, Beasts of No Nation racconta la storia del giovane Agu, reclutato come soldato per combattere una guerra civile in un paese africano.