Berlinale Camera è un premio che fin dal 1986 ha onorato personalità e istituzioni legate al cinema.
Quest’anno, la Berlinale 65, premierà due “attivisti del cibo” legati alla cultura Slow Food e che saranno insigniti del premio Berlinale Camera l’8 febbraio 2015 in occasione dell’annuale “Culinary Cinema”.
La Berlinale, sarà bene ricordarlo, ha affrontato il rapporto tra cinema e cibo prima di qualsiasi altro festival a partire dal 2006, “proprio quell’anno Alice Waters e Carlo Petrini erano stati invitati a discutere la loro relazione tra cinema e cibo” ha detto il direttore della Berlinale Dieter Kosslick, “offrendo nuove idee e prospettive che hanno portato alla creazione della sezione “Culinary Cinema” a partire dal 2007 ispirando così una serie di eventi tra cucina e cinema in altri paesi”
Alice Waters è chef, autrice di libri e rivoluzionaria del cibo, come l’ha definita il New York Times. Il suo leggendario ristorante situato a Berkeley si chiama “Chez Panisse”, ispirato al personaggio di Honoré Panisse, protagonista della trilogia marsigliese di Marcel Pagnol. La Francia è del resto il luogo di apprendistato e di formazione della Waters, che torna a Berkeley proprio in tempo per partecipare alle iniziative del movimento studentesco per poi aprire il suo ristorante nel lontano 1971, luogo frequentato negli anni da autori come Wim Wenders, Jean-Luc Godard, Werner Herzog, quest’ultimo protagonsta di una performance allestita proprio a “Chez Panisse” nel 1980. Alice Waters ha fondato anche un programma di educazione alla cucina per la scuola pubblica come integrazione del curriculum degli studenti, oltre ovviamente ad aver pilotato una serie di eventi formativi, classi di cucina, workshop, contribuendo a stabilire nuove connessioni tra i giovani discenti e il mondo del cibo. “The Art of Simple Food” è solamente uno dei libri scritti dalla Waters che è stato tradotto in moltissimi paesi.
Carlo Petrini è un notissimo gastronomo italiano, nato a Bra e fondatore dell’associazione Slow Food. È una delle voci più importanti tra quelle che si sono opposte alla progressiva industrializzazione dell’agricoltura e alla sostituzione dei piccoli ristoranti con le grandi catene del fast food. La sua nota formula per definire il cibo è “Buono, Pulito, Giusto”, ovvero buono per quanto riguarda la relazione con il gusto, pulito perché senza pesticidi e giusto per quanto riguarda il costo di produzione. Molte sono le organizzazioni che sono cresciute dal contesto “Slow Food” di Petrini, inclusa l’Università degli Studi di Scienze gastronomiche è la rete di produttori nota con il nome di “Terra Madre“. Anche Carlo Petrini ha scritto numerosi testi, tra cui “Terra Madre – come non farci mangiare dal cibo”. L’edizione tedesca intitolata “Terra Madre: Für ein nachhaltiges Gleichgewicht zwischen Mensch und Mutter Erde” include una prefazione scritta dallo stesso Dieter Kosslick
La serata dell’8 Febbraio, dove Petrini e la Waters saranno premiati è prevista dopo la proiezione delle 19:30 nel cinema del Martin Gropius Bau per continuare al ristorante “Gropius Mirror” con una cena e una presentazione.