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Berlinale 66, i primi film del concorso e di Berlinale Special

[In copertina, parte del manifesto di Midnight Special, il nuovo film di Jeff Nichols in concorso a Berlino 66]

Ecco i primi nove film selezionati dalla Berlinale 66, se ovviamente includiamo Hail! Caesar, annunciato una decina di giorni fa.

Sono cinque i film già annunciati per il concorso e tre le produzioni per Berlinale Special. I film in concorso sono:

Boris sans Béatrice (Boris without Béatrice) del canadese Denis Côté, prima mondiale interpretata da James Hyndman, Simone-Elise Girard, Denis Lavant, Isolda Dychauk, Dounia Sichov. È la storia di Boris Malinowski, uomo liberale e orgoglioso. La moglie Beatrice, ministro del governo canadese, è costretta a letto per una misteriosa depressione. Per sfuggire a questo peso Boris intrattiene una relazione con Helga, una sua collega e si avvicina alla giovane domestica della casa, Klara. Una forza sconosciuta spingerà Boris ad affrontare il mondo, tutte le sue conquiste e tutte le sue.  certezze.

Denis Cotè e Denis Lavant sul set di Boris sans Béatrice

Genius, opera prima dell’attore inglese Michael Grandage, prima mondiale  interpretata da Colin Firth, Jude Law, Nicole Kidman, Laura Linney, Guy Pearce, Dominic West. Il film è un’adattamento dalla piece teatrale di John Logan tratta dal libro di Scott Berg. Racconta la storia vera della relazione complessa tra Thomas Wolfe e l’editore Max Perkings. Jude Law interpreta Wolfe mentre Firth recita nella parte di Perkins. Nicole Kidman è Aline Bernstein e la Linney Louise Perkins

Genius di Michael Grandage

Alone in Berlin, coproduzione tra Germania, Francia, Regno Unito, diretta da Vincent Perez (The Secret) e interpretata da Brendan Gleeson, Emma Thompson, Daniel Brühl, Mikael Persbrandt. Il film è in prima mondiale ed è un film di ambientazione bellica scritto dallo stesso Perez insieme ad Achim Von Borries, basato sul romanzo di Hans Fallada, Every Man Dies Alone. Otto e Anna Quangel, protagonisti del romanzo e del film, sono stati creati sulla base della vera storia di Otto ed Elise Hampel. Quando il loro figlio muore in Francia, la coppia comincia a scrivere cartoline per spingere le persone a contestare Hitler e il regime Nazista.

Midnight Special è il nuovo film di Jeff Nichols (Mud, Take Shelter) , presentato a Berlino in prima mondiale e interpretato da Michael Shannon, Joel Edgerton, Kirsten Dunst, Adam Driver, Jaedan Lieberher, Sam Shepard. Si tratta di un film di fantascienza che Nichols ha già descritto come un ispirato ad alcuni classici di Carpenter degli anni ottanta, con particolare attenzione a Starman. Roy è un padre disperato e cerca in tutti i modi di proteggere il figlio di otto anni Alton. Insieme a lui i personaggi interpretati dalla Dunst e da Edgerton cercano di portare Alton in un luogo segreto mentre una setta religiosa guidata da Sam Shepard e una task force governativa capitanata da Driver gli stanno dando la caccia.

Zero Days è invece il nuovo documentario di Alex Gibney, presentato a Berlino in prima mondiale, un documentario sui cybercrimes e sulla sorveglianza ai tempi di Internet.

Ampia attenzione al documentario anche per quanto riguarda i primi tre film annunciati per la sezione Berlinale Special:

The Music of Strangers: Yo-Yo Ma and the Silk Road Ensemble documentario diretto da Morgan Neville (Twenty Feet from Stardom) in prima Europea. Il film documenta l’operazione di Yo-Yo Ma e del collettivo Silk Road messo insieme senza alcuna barriera geografica e culturale creando una connessione tra Asia, Africa e Europa.

The Seasons in Quincy: Four Portraits of John Berger  è il documentario di produzione inglese diretto da Colin MacCabe, Christopher Roth, Bartek Dziadosz, Tilda Swinton. È una prima mondiale ed è uno studio sul noto scrittore diviso in quattro parti e che affronta quattro diversi aspetti della sua opera.

Where To Invade Next – è invece la premiere europea dell’ultimo film diretto da  Michael Moore, concepito come un travelogue passa dalla Finlandia, all’Italia fino alla Francia, territori rispetto ai quali Moore mette in relazioni questioni sociali ed economiche da confrontare con quelle statunitensi.

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