La censura del governo Cinese continua a scagliarsi contro i propri artisti non allineati con feroce determinazione. Alcuni ricorderanno i provvedimenti presi contro “a touch of sin“, il film del grande regista Jia Zhang-Ke bandito dai cinema cinesi nel 2013 a causa dell'”estrema violenza”.
I motivi reali li spiegava lo stesso regista in una bellissima intervista rilasciata a Film Comment: “Nel film ho rappresentato in qualche modo il famoso incidente ferroviario occorso a Whenzhou che coinvolse due treni ad alta velocità (N.d.r. la collisione dei due convogli a Whenzou è una pagina nerissima della storia cinese recente). Per me quell’incidente rappresentava l’accumulo di violenza sociale che è nascosto nella società Cinese contemporanea. Questa ha origine nella corruzione dei funzionari di governo e si espande fino ad essere rappresentata dalla collisione dei due treni, in una catastrofe sociale di quelle dimensioni. Non si riferisce direttamente al destino di un individuo, ma ad una violenza collettiva”
Per impedire i provvedimenti presi dal governo cinese contro il film non sono stati sufficienti i numerosi premi che il titolo ha ricevuto all’estero , incluso quello per la migliore sceneggiatura al festival di Cannes.
Due anni prima l’artista cinese Ai WeiWei era stato arrestato per aver accusato il governo Cinese di corruzione e abuso di potere. Una volta rilasciato, gli è stato ritirato il passaporto con il divieto di lasciare il paese; è proprio notizia di questi giorni quella che lo vede ospite “a distanza” del The New Yorker Festival, per il quale ha potuto garantire un intervento registrato (e non un live streaming), sottoposto a controllo da parte del governo e dove dovrà evitare qualsiasi forma di pubblicità personale.
Tra gli artisti recentemente inseriti nella lista nera del governo cinese, Chow-Yun Fat, per il suo sostegno al movimento degli ombrelli ad Hong Kong e per le parole critiche nei confronti della polizia locale che ha fatto largo uso di gas lacrimogeni contro la folla. Chow-Yun Fat è l’ultimo di una lunga lista di artisti malvisti dal governo centrale di Pechino, tra cui figurano:
Andy Lau, Tony Leung Chiu-wai, Anthony Perry Wong Chau-sang, Anthony Wong Yiu-ming, Ang Lee, Aaron Kwok, Chapman To, Nick Cheung, Gigi Leung, Sammi Cheng, Takeshi Kaneshiro, Paul Wong, Gloria “G.E.M.” Tang, Michelle Chen, Denise Ho, William So, Ronald Cheng, “Ashin” Chen Hsin-hung, Giddens Ko, Deserts Chang, Kay Tse, Stephen Au, Gloria Yip, Sheren Tang, Hins Cheung, Albert Leung (Lin Xi), Jenny Tseng, Charlene Choi