Ciro Giorgini ci ha lasciati nella notte di Pasqua all’età di 63 anni. Oltre alla programmazione di Fuori Orario, condotta per lunghissimi anni attraverso un lavoro di ricerca di proporzioni enormi, servendosi degli archivi RAI in modo creativo, combinatorio e allo stesso tempo rigoroso, era uno tra i massimi esperti del cinema di Orson Welles (anche se nel bel documentario di Formacinema che agevoliamo in calce dice “non sono uno dei massimi esperti, sono uno dei massimi ossessionati“); a questo proposito realizzò insieme a Maia Borelli e Gianfranco Giagni un documentario intitolato “Rosabella”, dedicato al periodo italiano del regista americano, raccolta formidabile di testimonianze e interviste rilasciate da collaboratori e tecnici di Welles durante i suoi vent’anni in Italia. Conserviamo ancora molti degli speciali realizzati per Fuori orario e registrati su supporto VHS, tra questi quello dedicato a Mr. Arkadin trasmesso nel 1992 su RAI 3, il primo che raccontava delle numerose versioni del film di Welles. È sempre grazie a Giorgini che nel 2013 viene scoperto e identificato “Too much Johnson“, il film di Orson Welles considerato perduto e proiettato in prima mondiale il 9 ottobre 2013 alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone.
Da questa parte il documentario di Formacinema disponibile su Vimeo “Ciro Giorgini: La magnifica ossessione – Too much johnson e il cinema di Orson Welles” video intervista realizzata da Filippo Biagianti e Massimiliano Studer; sul Manifesto un articolo pubblicato poche ore fa e scritto da Enrico Ghezzi: Ciro Giorgini, magnifiche e militanti ossessioni