Il cinema italiano dagli anni 70 ad oggi raccontato con garbo, curiosità e tanto affetto. Il libro “Dieci meno – Un’avventura cinematografica”, uscito a novembre in libreria edito da Licosia Edizioni, nasce dall’incontro tra lo storico dirigente della Direzione Generale del Cinema Francesco Ventura (testimone di circa quarant’anni di commissioni per il finanziamento alle opere prime e seconde del cinema italiano) e Luigi Sardiello, direttore di FILMAKER’s magazine, sceneggiatore e regista (“Piede di Dio”, “Il pasticciere”).
Un libro che evoca, in sedici capitoli, quarant’anni di Cinema, ma anche tre generazioni di cineasti agli esordi, sballottati senza rendersene conto dalla seconda parte del “secolo breve” al terzo millennio.
Vengono tratteggiati, così, con ironia e leggerezza, numerosi ritratti di registi e protagonisti del settore. Nelle pagine sfilano tanti personaggi famosi ma anche talenti mai emersi, imbroglioni e outsider che mostrano il loro lato umano e vulnerabile: da Bernardo Bertolucci a “quelli che minacciano il suicidio”, da Marco Ferreri a Carmelo Bene, da Nanni Moretti ai “tentativi di corruzione”. Con qualche condimento piccante e un pizzico di nostalgia, soprattutto per i rapporti d’amicizia che non ci sono più, come quella con Alberto Grifi, il più rivoluzionario fra gli autori rivoluzionari del cinema italiano.
Ne emerge, anche, una fotografia del cinema italiano “vissuto” nei corridoi di un ministero “di serie B” come quello del cinema e del ruolo, dolceamaro, del famigerato articolo 28, con cui si è espresso in questi anni il sostegno pubblico alla cinematografia.