Equals di Drake Doremus – Usa, 101’ Kristen Stewart, Nicholas Hoult, Guy Pearce, Jacki Weaver
Equals di Drake Doremus è ambientato in una utopica società del futuro dove gli esseri umani sono stati privati della possibilità di provare emozioni. Un uomo e una donna, contro tutte le regole imposte dalla società in cui vivono, si innamorano l’uno dell’altra ed insieme, cercano di capire quale sia la natura umana e cosa significano i sentimenti che provano.
Drake Doremus regista di Equals, così racconta il suo film, in conferenza stampa a Venezia 72:
Il futuro in questo film non è un mondo iper-tecnologico ma una società post-futuristica. In questa utopica realtà, i sentimenti sono banditi. I due protagonisti contravvengono alle regole imposte e vivono una storia d’amore. Questa è l’idea di base di Equals, non è una distopia ma una utopia, una società che assicura l’ordine e la pace privando i propri cittadini delle emozioni e dei sentimenti. Volevo anche mostrare come si vivrebbe nel quotidiano in una società che ha bandito tutti i sentimenti.
Quali sono le influenze di questo film?
Abbiamo visto tanti film – continua il regista Drake Doremus – direi che Blade Runner e Fahrenheit 401 sono forse i film che ci hanno ispirato maggiormente per girare Equals.
Nel film ci sono anche elementi di tragedia Shakespeariana.
Risponde Kristen Stewart (che interpreta la giovane Nia nel film):
Sono due ragazzi che si amano ma che non dovrebbero amarsi. E che per amarsi dovranno contravvenire a tutte le regole imposte dalla società in cui vivono, sacrificandosi l’una per l’altro.
La domanda che ci poniamo in questo film – continua l’attrice Kristen Stewart – è, possiamo esistere senza passione, l’umanità può sopravvivere senza amore? Senza le nostre passioni ed i nostri sentimenti diventiamo come grigi fantasmi che vagano svuotati di ogni senso.
Le passioni fanno girare il mondo e ci fanno andare avanti come persone. Smetteremmo anche di lavorare senza curiosità intellettuale, passione ed amore. Senza l’amore esisterebbe ancora il mondo come lo conosciamo?
Risponde Nicholas Hoult (co-protagonista maschile di Equals, interpreta Silas):
Sono daccordo, i personaggi agiscono contro tutte le regole della società, al solo scopo di portare avanti il loro amore e scoprire i loro sentimenti, farli vivere. La fantascienza, secondo me, non è la parte prevalente della storia raccontata in questo film, sono i sentimenti l’aspetto principale.
Equals mostra un mondo dove tutti i cittadini sono uguali e non esprimono alcun sentimento umano, come si entra nella parte di un “quasi robot”?
Interviene il regista Drake Doremus, girare in Giappone dove regna un grande ordine ed una grande armonia ci ha sicuramente aiutato a realizzare il film.
Risponde l’attrice Kristen Stewart:
In Equals parlo sempre come parte del collettivo, non ci sono dubbi, solo certezze. Tutti i cittadini sono esattamente uguali nel vestire, nei pensieri e nei comportamenti.
Tutti ci siamo trovati in una situazione in cui dobbiamo metterci una maschera e recitare qualcosa che non siamo. E’ stato difficile recitare come se stessi morendo, senza emozioni da far trasparire, esprimere il nulla, questa era la difficoltà.
Mi sono buttata anima e corpo in questo progetto perchè era un processo molto difficile, non si deve pensare ma si deve recitare.
A volte ero più emotiva quando cercavo di non esserlo, sicuramente ci ha aiutato anche il ritmo della sceneggiatura che va diritto al cuore.
Stilisticamente, Drake costruisce una progressione nel girare, parte distante per poi avvicinarsi nelle scene intime del film.
Ci sono varie progressioni nel film, parla il regista Drake Doremus, il film è molto istintivo ed anche voyeristico e l’attore pian piano comincia ad accendersi. Il mondo vive e si accende con nuovi colori che prima non venivano mostrati, via via che i protagonisti scoprono di amarsi ed anche il pubblico pian piano deve accendere il cuore.
Ho notato molti punti di contatto con la serie Black Mirror e con il recente film Ex-machina. La psicosi del diventare tutti uguali e di abdicare alla nostra umanità per diventare perfetti.
Mi fa piacere che abbia rilevato alcune somiglianze, onestamente non mi sono ispirato a questi lavori. Non volevo dare letture dideologiche, quello che mi interessava era descrivere l’amore come la migliore droga al mondo.