Maidan, il film diretto da Sergei Loznitsa sui 90 giorni di proteste contro il regime dell’ucraino Yanukovich vince il Premio Miglior Lungometraggio del Concorso Internazionale del 55/o Festival dei Popoli che si chiude proprio stasera 5 dicembre, al cinema Odeon di Firenze. Il premio che ammonta a 8000 euro è stato assegnato dalla Giuria Internazionale composta da Peter Mettler, Martin Pawley e Ann Carolin Renninger, la motivazione che ha portato all’assegnazione del premio è la seguente: “con opportuna tempestività in questo momento storico, con calma e maestria il regista si impegna a seguire la rivolta di un popolo contro un sistema in crisi.”
Premio di 4000 euro al Miglior Mediometraggio a Memoria oculta della messicana Eva Villaseñor: “Un tentativo soggettivo di far rivivere un frammento perduto di tempo – si legge nella motivazione – Un processo di ricerca che, partendo dalle relazioni esteriori, ci conduce in una realtà interiore unica ed immaginifica – uno spazio intimo e personale.”
Premio per il miglior cortometraggio all’olandese Escort di Guido Hendrikx, la motivazione: “Rendendoci testimoni delle modalità civili ma al tempo stesso disumane con cui vengono gestiti esseri umani, il film riesce a far emergere le profonde contraddizioni che attraversano il fenomeno in evoluzione delle migrazioni e degli spostamenti globali”. Lo stesso film ha ottenuto anche la menzione speciale da parte della giuria costituita dagli studenti della Syracuse University in Florence: “per la capacità di offrire, con un linguaggio filmico di grande immediatezza, una prospettiva inedita su un tema urgente e controverso come l’espulsione degli immigrati nei paesi europei.”
Targa Gian paolo Paoli per il miglior film etno-antropologico a Yaar di Simon Gillard: “Un’indagine poetica, tattile e sensuosa del rapporto di un popolo con il territorio su cui vive, sfruttato in maniera pericolosa e nociva; questo film traccia una sottile ma potente linea di ambiguità che interroga la percezione stessa quale importante componente del cinema etno-antropologico.”
Il film ha vinto anche il premio di 1000 euro della Syracuse University in Florenxe, costituita da Danielle Doss Emma Eccleston Tyler Harris, Fransheska Savinon, Rosie Sherman: “Il film, senza bisogno di dialogo o di narratore, lascia che siano le straordinarie immagini a parlare, catturando le tradizioni, la cultura, la fatica e le abilità artigianali di una comunità del Burkina Faso.”
Premio Cinemaitaliano.info – Cg Home Video che consentirà all’opera vincitrice di usufruire della pubblicazione e distribuzione nel catalogo CG, per la collana “POPOLI doc” realizzata appunto in collaborazione con il festival, è stato assegnato a SmoKings di Michele Fornasero (qui potete leggere una recensione del film) la Giuria (Stefano Amadio, Antonio Capellupo, Carlo Griseri e Simone Pinchiorri) ha motivato la scelta in questo modo: “Per aver descritto con lucidità l’incredibile avventura sui generis dei fratelli Messina, documentando con maestria e passione il loro profilo pubblico e quello privato.”
Il Premio Imperdibili, che includerà il vincitore nel listino cinematografico “Imperdibili” proposto da Regione Toscana al circuito dei Cinema d’Essai toscani (quarantuno sale) è andato a I want to see the manager di Hannes Lang: “Si ritiene che il film per l’attualità del tema trattato e per lo sguardo inusuale con cui viene raccontata e descritta l’evoluzione dell’economia globale, possa inserirsi con successo all’interno dei circuiti di distribuzione tradizionale. Si ritiene inoltre che possa essere inserito anche all’interno di percorsi didattici dedicati alle scuole: occasione preziosa per discutere dei legami tra la condizione economica e quella umana del nostro pianeta”. Ad assegnarlo una giuria composta da rappresentanti di Toscana Film Commission, AGIS, ANEC e FICE e promosso da “Quelli della Compagnia” di Fondazione Sistema Toscana, in collaborazione con AGIS, ANEC e FICE.