Comincia oggi, Giovedi 5 novembre, la 37ma edizione del Festival Internazionale di Cinema e Donne, secondo in ordine di tempo del più ampio contenitore della 50 giorni di Cinema Internazionale a Firenze. Il festival diretto da Paola Paoli sarà in programma al Cinema Odeon di Firenze fino al 10 novembre prossimo e come ogni anno farà il punto sul contributo femminile nella cinematografia internazionale, film e autrici che con forme e attitudini diverse daranno forma al tema di questa edizione intitolato “Persona” come uno dei film più belli di Ingmar Bergman. I paesi coinvolti sono la Tunisia, il Canada, l’Italia, il Portogallo, la Germania e La Cina grazie ad una serie di produzioni che attraverso forme espressive diverse dalla videoarte al film di finzione passando per il documentario, toccheranno aspetti sociali, economici e relazionali.
Da segnalare l’evento speciale dedicato alla regista belga Chantal Akerman, morta lo scorso 5 ottobre 2015, autrice versatile e radicale, testimone importante della trasformazione tra linguaggi.
Sotto il segno dell’ibridazione anche la presenza portoghese al festival con le opere di Margarida Madeira il cui Os Prisoneros affronta un tema difficile come quello dei ragazzi che vivono in carcere con le madri, utilizzando la forma del cinema d’animazione
Os Prisoneros, Trailer:
Mentre Susana Nobre (Provas, Exorcismo, Vida Activa) si serve del documentario sociale per raccontare il mondo del lavoro e quello delle risorse umane
Vida Activa – Trailer
Dalla Svezia, Återträffen il film della performer Anna Odell, riflessione sul bullismo ma anche sull’immagine del ricordo, sulla memoria e sulla relazione tra messa in scena e documentazione (leggi la nostra recensione).
Le Challat de Tunis è il film della giovane regista Kaouther Ben Hania, presentato al festival in anteprima italiana e già passato nella sezione ACID di Cannes, al festival di Dubai e a quello di Busan. L’autrice Tunisina costruisce un ironico falso documentario che gioca in modo intelligente ma anche doloroso sulla violenza sessista. Sonia Chamkhi, sempre dalla Tunisia, ospite del festival, porterà a Firenze Militantes, film sulla memoria tra le generazioni e il modo in cui viene percepita la militanza attraverso la trasformazione sociale .
Femminismo sociale che è al centro anche del film di Hejer Charf regista di origini tunisine che racconta l’evoluzione degli studi di genere in un film di produzione canadese intitolato “Kaouther Ben Hania”
Wilma Labate, Antonietta de Lillo, Susanna Nicchiarelli, Sophie e Anna-Lisa Chiarello, Alessia Scarso, Noemi Pulvirenti, Martina Amato, Antonella Zito, Alessandra Pezzetti, sono le autrici italiane presenti al festival. Una ricca selezione di opere non riconciliate che esplorano nuovi linguaggi tra cui segnaliamo il lavoro della de Lillo sulla poesia di Alda Merini (La pazza della porta accanto) e il docomentario di Antonella Zito intitolato R.P.0129031 che racconta il disastro sociale e ambientale che ha colpito gli ulivi della regione Salentina
R.P.0129031 – trailer
La scuola Media Arts di Colonia (KHM) rappresenta la Germania al festival con i saggi di diploma di Susanne Boeing, Laura Lehmus, Anna Paula Hönig, Barbara Kronenberg, Eva Stotz
Ospite eccezionale del festival la cinese Guo Xiaolu, poeta, saggista, scrittrice di romanzi tra cui “La Cina sono io”. Porterà ben tre film “How Is your Fish Today?”, “She, a Chinese” e “UFO in her Eyes”
She, a chinese – Trailer
Anche il cinema di genere viene rivisto attraverso un’ottica diversa dalla regista spagnola Alexia Muiños il cui Asuntos Domésticos è a tutti gli effetti un racconto di vampiri che serve da scusa per raccontare le dinamiche relazionali
Asuntos Domésticos di Alexia Muiños