lunedì, Dicembre 23, 2024

Fifi Howls From Happiness il film di Mitra Farahani al cinema Fiamma di Firenze

Lunedì 7 aprile presso il Cinema Fiamma di Firenze alle 20:30 sarà programmato il film della regista Iraniana Mitra Farahani dedicato agli ultimi due mesi di vita dell’artista Bahman Mohassess, pittore e sclultore, autore di teatro.

Apprendista di  Seyyed Mohammed Habib Mohammedi, nel 1950 Mohassess si iscrisse all’accademia delle belle arti a Teheran senza frequentare le lezioni. Dopo il colpo di stato del 1953, lascia l’Iran per l’Italia e si iscrive all’accademia d’arte Romana. Passerà quattro anni a Teheran tra il 1964 e il 1968 prima di tornare definitivamente a Roma. La sua opera include pitture, sculture e lavori realizzati con la tecnica del collage. La sua attività parallela è stata quella di tradurre con successo opere letterarie da tutto il mondo; molti dei suoi lavori pubblici sono stati distrutti in Iran durante la rivoluzione Islamica, evento che portò Mohassess stesso ad un atto di distruzione sistematica delle sue opere Iraniane.

Per la rassegna CinemAdHoc, organizzata da Quelli della Compagnia in tutte le sale del Circuito Firenze al Cinema, in collaborazione con il Festival dei Popoli e con Lo Schermo Dell’Arte Film Festival,  ecco l’ultimo realizzato dalla regista iraniana Mitra Farahani, tra i membri della giuria della Berlinale 2014

Fifi az khoshhali zooze mikeshad è un film del 2013; e la “Fifi” del titolo è una delle opere di Mohassess sopravvissuta alla distruzione, un’enigmatica pittura. Mitra Farahani ritrova l’artista in un albergo di roma nel 2006 e lo intervista sotto questo stesso quadro dalla tonalità rossa dove l’artista racconta la sua stessa storia: “ti racconterò tutta la mia vita, cosi nessun idiota lo potrà fare dopo la mia morte”; e questo include anche un ritratto inedito e appassionato della sua omosessualità

Il documentario cerca in qualche modo di riscrivere il profilo di un artista troppo poco valorizzato dalla storia dell’arte ufficiale, un vero e proprio testamento artistico che prende corpo durante la stessa realizzazione del film, nella seconda parte del film infatti, Mohassess incontrerà i fratelli Rokni e Ramin Haerizadeh, entrambi artisti Iraniani ma stanziati a Dubai. Veri e propri estimatori dell’arte di Mohassess, gli commissioneranno una nuova opera, un’interazione che il film documenta con flagranza emozionale, mostrandoci così l’ultimo impeto creativo di un grande artista.

La Farahani utilizza una serie di strategie narrative trans-mediali, tra cui il racconto breve di Balzac “Le Chef-d’œuvre inconnu” , medesima fonte per “La belle noiseuse” di Rivette, e inserisce alcuni frammenti dal Gattopardo Viscontiano, per alludere ad un concetto che sta tra genio e distruzione, creatività e cupio dissolvi.

Il film è anche un film sul percorso della stessa Mitra Farahani in fondo; cineasta Iraniana, pittrice, esule a Parigi e arrestata nel giugno del 2009 dal governo Iraniano dopo un viaggio a Tehran direttamente da Parigi. Un arresto dovuto tra le altre cose, alla sua filmografia anti Islamica prodotta fuori dall’Iran.
Tra i film diretti da Mitra Farahani, Ziarat (2005), Just a Woman (2002) e Tabous – Zohre & Manouchehr (2004). “Just a Woman” ha vinto il Teddy Award nel 2002 a Berlino.

“Fifi Howls From Happiness”, già visto a Cinema Du Reel e nella sezione Panorama della Berlinale 2013, sarà presentato al cinema Fiamma di Firenze, lunedi 7 aprile alle 20:30 con un’introduzione di Silvia Lucchesi, direttrice del festival “Lo Schermo dell’Arte”

Biglietti intero €6 ridotto €5

Redazione IE Cinema
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