lunedì, Dicembre 23, 2024

Firenze RiVista, il festival di “alcune” riviste fiorentine e toscane

Fare rete. Una questione complessa e non sempre compresa legata ad un modello organizzativo che potrebbe favorire lo sviluppo d’impresa, ma che in termini più complessivi riguarda un’intera comunità chiamata a colmare la richiesta di bisogni condivisi. All’interno di una rete si rinuncia ad una porzione della propria identità per potenziare quella di un gruppo. In termini economici, la condivisione dei costi e la moltiplicazione delle occasioni di sviluppo può essere una soluzione per rispondere agli effetti della crisi economica. Firenze RiVista, quello che viene definito dagli stessi redazionali di Federico De Vita su Intoscana e Fulvio Paloscia su Repubblica, come Il primo festival delle Riviste Toscane, ha pubblicato un manifesto per raccontare le finalità dell’iniziativa condivisa da un numero ristrettissimo di riviste “solide e liquide” attive tra Firenze e Prato. Torna la crisi come nodo centrale del fare rete perché chi produce cultura dal basso, deve fare i conti con quella fragilità strutturale esposta  “alla scarsità di investimenti culturali ormai strutturale in Italia“. (Dal Manifesto di Firenze RiVista)

Ecco che FirenzeRivista si propone come possibile risposta per unire “le riviste fiorentine e presentarle alla città e al pubblico, ognuna con la propria specificità, ma vicine nello sforzo di raccontare il territorio in cui operano e ragionare con la parte più viva e attiva del mondo culturale“. (Dal Manifesto di Firenze RiVista)

Se le intenzioni del progetto sono chiaramente legate al nobile obiettivo di far rete, il processo e i metodi utilizzati per monitorare le realtà presenti sul territorio non sono affatto chiari.

Firenze RiVista, come si evince da uno dei post pubblicati nell’area dinamica del sito ufficiale, nasce da un’idea di Carlo Benedetti, Silvia Costantino e Andrea Caciagli, rispettivamente editori di con.tempo, 404: file not found, L’Eco del Nulla, che hanno presentato la prima edizione del festival alla città, sostenuti da Caterina Biti, presidente del consiglio comunale.

La “selezione” che propongono, oltre alle riviste citate, include i free press Lungarno e The Florentine, quest’ultimo edito dall’agenzia di comunicazione Flod, oltre a:  A few words, Florence is You, il free press FUL, Riot Van, Three Faces e Toc toc Firenze.

Una scelta parziale e sopratutto un monitoraggio del tutto insoddisfacente, a cui si aggiunge la totale mancanza di permeabilità del progetto stesso, rispetto al quale non esiste alcuna possibilità di aderire; basta consultare con attenzione il sito web ufficiale dell’iniziativa per rendersi conto che non esiste banner, disclaimer, form di contatto che inviti ad allargare la prospettiva limitante di una Firenze (e di una Toscana) “indipendente” rappresentata solo da 11 realtà.

È l’aspetto più grave dell’intera iniziativa, corollario di una documentazione approssimativa che spesso ci capita di verificare in altri contesti cittadini, un esempio tra tutti, l’articolo di Fulvio Paloscia pubblicato sempre per Repubblica che vorrebbe raccontare, come da titolo, LA Storia (e non “una” storia) delle riviste fiorentine underground, ovviamente da una posizione di potere del tutto privilegiata come quella del quotidiano che ospita il suo lavoro. Grandi poteri, come recita la filosofia Marvel, richiedono anche grandi responsabilità.

Indie-eye non è tra le 11 riviste selezionate dal progetto, ce ne faremo una ragione anche se nelle redazioni di alcune riviste tra quelle coinvolte in Firenze RiVista ci sono uffici stampa con cui collaboriamo regolarmente e che ci “conoscono” perfettamente.

Sottolineo il concetto di “conoscenza” perché per chi scrive non rappresenta affatto un parametro utile per svolgere un ottimo lavoro di documentazione e monitoraggio, ma è evidentemente il metodo che Carlo Benedetti, Silvia Costantino e Andrea Caciagli, sicuramente per mezzi e necessità, hanno seguito per coordinare l’iniziativa.

A conferma di questo, uno dei tre organizzatori, dietro nostro sollecito, ci ha chiarito via mail i metodi scelti  secondo i quali l’esclusione di indie-eye non sarebbe stata volontaria, perché nell’organizzazione del festival si è cercato di creare un coinvolgimento di tutte le realtà cartacee e digitali che operano in ambito fiorentino, attraverso le conoscenze dei curatori e dei componenti delle varie testate, che si sono adoperati per rendere possibile il progetto

Le conoscenze, il peggior nemico del fare rete, servono spesso a potenziare gli amici degli amici, in un contesto che alla lunga diventa un osservatorio parziale, negativo, monopolista e circoscritto della città.

Indie-eye, come ci ha fatto notare il nostro interlocutore, non sarebbe una realtà digitale esplicitamente legata al territorio fiorentino, affermazione che andrebbe spiegata meglio, sopratutto se si esamina l’indice dei due numeri (due)  dell’Eco del Nulla, rivista diretta da Andrea Caciagli e di cui sentiamo parlare per la prima volta, dove si affrontano aspetti culturali eterogenei, dalla politica nel Venezuela post-chavista a True Detective, mentre gli unici due argomenti “legati al territorio” sono un’intervista al collettivo John Snellinberg, autore di Sogni di Gloria e una storia della rottamazione da Roosvelt a Renzi.

Indie-eye è quindi una realtà digitale non esplicitamente legata al territorio fiorentino, perché certamente si rivolge ad un pubblico molto più vasto, ma non è certamente una diminutio essere tra le poche realtà indipendenti e non-corporate che in toscana documentano nel suo complesso eventi fuori dalla propria regione di appartenenza come la Berlinale e La Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, affiancando a questi l’attività di contenitori come la 50 giorni di cinema a Firenze. È un approccio diverso dalle scelte esclusivamente “toscane” di molte riviste attive nel territorio, ma è un modo per attivare delle connessioni glocali a nostro avviso del tutto proficue, anche per l’immagine della città.  Per un confronto, assolutamente non qualitativo ma quantitativo, basta mettere in relazione la sezione di Lungarno dedicata al Festival di Venezia 2015, con quella di Indie-eye, dove abbiamo pubblicato quasi 150 contributi tra recensioni, approfondimenti, conferenze stampa, contro i cinque, forse sei contributi di Lungarno.

E non è una diminutio aver vinto tre premi a eContent Award, dedicato ai  migliori contenuti digitali in rete, promosso da Medici Framework e World Summit Award, riconoscimento che raramente ha visto la Toscana distinguersi, tranne in casi eclatanti: nel 2008 l’ospedale Meyer, nel 2005 il Museo della Scienza, nel 2007 il sito della Società Dantesca

Vorremmo dimostrare, al netto della nostra presenza social, superiore in termini numerici alla somma di molte delle realtà locali coinvolte in FirenzeRivista, che è possibile fare un monitoraggio migliore servendosi degli strumenti connettivi e rubando poco tempo alla vita.

Cominciamo da oggi e proseguiremo nei prossimi giorni a raccontarvi la nostra idea di Firenze RiVista, inserendo link e riferimenti alle realtà presenti sul territorio, consapevoli di non aver afferrato molto bene il criterio di selezione del Festival, tanto da prenderci la licenza di citare realtà del tutto eterogenee per struttura, fisiologia e argomenti trattati.

Sarà il primo di una serie di interventi sul modus operandi di una città ancora troppo legata a strategie diplomatiche impermeabili e sopratutto, inconoscibili.

Propaganda Toscana: Portale di informazione e promozione di eventi culturali D.O.C. (Digitale e cartaceo). La presenza online di Propaganda Toscana è affiancata da Febbraio 2015 ad un free press cartaceo a periodicità mensile che viene distribuito su tutto il territorio toscano. Si tratta di una pubblicazione di rilievo, per contenuti e diffusione.

Stamp Toscana: Portale di News e informazione legato alla Toscana (Digitale)

AdgBlog: Testata regolare legata all’insegnamento L2 e LS . Pubblicata da Accademia del Giglio, scuola di lingue e arte attiva nel territorio fiorentino. Ha ottenuto il Label Europeo per le iniziative che promuovono l’insegnamento e l’approfondimento della lingua (Digitale)

Toscana Concerti: Portale legato all’informazione su eventi e concerti in toscana (Digitale)

5Avi: Corsi, concorsi, opportunità, cultura. Portale fatto dai giovani e sostenuto da Informagiovani Valdarno (Digitale)

Toplife Magazine: Informazioni e cultura dalle province di Arezzo, Firenze, Siena (Cartaceo e Digitale)

La Rivista Culturale: Fondata e diretta da Melissa Pignatelli  antropologa culturale dei media, si occupa di antropologia culturale e tecnologia, notizie d’arte, scienze sociali. È pubblicata a Firenze (Digitale)

TuscanyPeople: Guida al lifestyle toscano: ogni giorno la storia e l’esperienza di Agricoltori, Artigiani, Artisti, Brand Toscani, Chef stellati, Designer, Eventi di rilievo, Hotel di Lusso, Imprenditori, Location di prestigio, Manager, Persone Toscane, Ristoratori, Stilisti e Viticoltori innovativi e di successo del territorio Toscano. (Digitale)

Pratosfera: Notizie, cultura, musica e cinema dall’area pratese. (Digitale)

Cinema & Video International: Fondata nel 1994 dal giornalista Paolo Di Maira, eredita l’esperienza di “Nuovo Cinema Europeo”. La redazione è a Firenze e la responsabile è Carolina Mancini. (Digitale)

Quaderno del CinemaReale: Semestrale e in formato cartaceo, Il Quaderno del Cinemareale è la prima rivista dedicata al cinema documentario e realizzata in collaborazione con gli autori e i professionisti del settore. La redazione è stanziata a Firenze (Cartacea)

Totalità.it: A quarant’anni dalla pubblicazione del quindicinale di Barna Occhini e Sigfrido Bartolini, nel 2012 Simona Bartolini rifonda la rivista in una versione completamente Online: Cultura, Politica, Attualità, Televisione, Lifestyle da una prospettiva completamente autonoma e indipendente (Digitale)

La Città Invisibile: Un periodico on line in cui si dà direttamente spazio alle voci di chi, ancora troppo poco visibile, sta dentro le lotte o esercita un pensiero critico delle politiche liberiste (Digitale)

Firenze Post: Cronaca, Cultura, Economia, Politica, Eventi. Edita da Toscana Comunicazione Srl. (Digitale)

The Breakfast Jumpers: Tra i blog-webzine più attivi tra Prato e Firenze nella diffusione di musica indipendente e sotto licenza creative commons. (Digitale) (N.d.a. – TBJ Non è una testata registrata, ma in linea con le “scelte” di Firenze RiVista, che ha incluso anche realtà non iscritte al Registro Operatori della Comunicazione come 404: file not found, non dovrebbe essere ignorata) (Digitale)

Fatti di Teatro: Blog teatrale creato e curato da Simone Pacini nel 2008 in ambito Pratese, diventa presto un progetto molto più articolato, brand trasversale fuori e dentro dal web che aggrega collaborazioni e collaboratori. (Digitale)

Mood: Ebook magazine gratuito nato dalla collaborazione tra l’agenzia letteraria Thèsis Contents e goWare, startup fiorentina. Narrazioni dal, e del, mondo contemporaneo, approfondimenti critico-letterari. (Ebook) (N.d.a. – Si obbietterà che Mood e in particolare goware non rientrino nella tipologia di “rivista underground”, ma tra le altre cose, quello che Firenze RiVista non specifica, è il criterio di selezione delle riviste. Dobbiamo escludere quelle universitarie? Quelle sottoposte a criteri procedurali “peer review”? e ancora, se è presente The Florentine, edita da un’agenzia di comunicazione come Flod, possiamo considerare “underground” come criterio selettivo adottato dagli organizzatori del Festival?) (E-book)

Exibart: Storica rivista dedicata all’arte edita a Firenze. Eventi, calendario mostre e un magazine in versione PDF giunto al numero 90. (Digitale)

Il Popolo del Blues: Rivista Fiorentina Elettronica fondata da Ernesto De Pascale nel 1998 dedicata alla musica blues ma anche al rock in tutte le sue declinazioni. Continua la sua attività dopo la scomparsa del giornalista musicale e produttore indipendente. È diretta da Michele Manzotti e da Giulia Nuti (Digitale)

L’irrequieto: Rivista letteraria a vocazione transnazionale, è stata fondata da due autori Fiorentini nel 2010, Donatello Cirone e Alessandro Xenos. Oggi è un luogo di espressione e di integrazione letteraria che viaggia principalmente tra Italia e Francia alla ricerca di scritti che aprano a nuove strade. L’ultimo numero pubblicato è il 12 del Luglio 2015. (Digitale)

Diorama Letterario: Storica rivista di cultura e politica Fiorentina ideata e curata da Marco Tarchi a partire dal 1976. Adesso si può ordinare online e costa 3 euro. L’ultimo numero (il 325) si intitola “Realtà Virtuali” è del luglio 2015 e include interventi di Alain de Benoist, Jean de Juganville, Giuseppe Del Ninno, Giuseppe Giaccio e molti altri. (Cartacea)

Le Càriti editore La casa editrice fiorentina Le Càriti pubblica due riviste specialistiche. fronesis, semestrale di filosofia e arte diretto da Mascia Cardelli e rocinante, Rivista di Filosofia Iberica e Iberoamericana, diretta da Luis de Llera. (Cartacea)

Te la do io firenze: Suona quasi profetico il titolo della rivista creata da Claudio Ripoli, ai tempi della fondazione del progetto già conosciuto a Firenze ma anche fuori città per Salotto Live, il contenitore musicale che sdoganava gli House concert anche in Italia (qui ne parlavamo, nel 2008). Ripoli è riuscito nel tempo e molto prima di riviste più piccole come Lungarno, a creare un sistema di scambio tra informazione e promozione dall’impatto notevolissimo. Si obietterà che la filosofia del progetto è per lo più legata a contenuti pubbliredazionali e che è stata assorbita da Napier, società attiva nell’ambito del social media marketing e del web marketing per l’entertainment (Tra i clienti, Lucky Red, M2 Pictures e molti altri). Se il criterio scelto dagli organizzatori di Firenze RiVista ha consentito loro di selezionare The Florentine, rivista “powered by” Flod, agenzia che lavora in un ambito simile a quello di Napier, Te la do io firenze andrebbe inserita di diritto tra le riviste che hanno fatto storia nel contesto Fiorentino. (Digitale)

VisitArt: VisitArt è un semestrale sulle arti a Firenze nato nell’aprile del 2010 ed edito da Centro Di. Lo scopo è quello di informare un pubblico vasto in modo conciso su quello che si muove in campo artistico tra le mura della città. (Cartacea)

(Foto, immagine ad uso gratuito su licenza Pexels)

(continua – lista in progress…)

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.

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