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Florence Queer Festival 12: Il cinema e la cultura LGBTIQ tornano a Firenze

Firenze come Berlino? Sarebbe difficile immaginarlo, siamo pur sempre nell’Italia cattolica, ma dodici anni di storia non sono pochi e l’appuntamento con il Florence Queer Festival, rassegna di cinema a tematica LGBTIQ e Queer ideata e diretta da Bruno Casini e Roberta Vannucci insieme a Silvia Minelli (organizzazione generale) è uno dei più attesi nel contenitore comprensivo di tutti i festival fiorentini, noto con il nome di 50 giorni Internazionale di Cinema.

In programma dal 21 al 27 Novembre al cinema Odeon di Firenze, il festival spalanca una finestra sulla più recente cinematografia internazionale che attraversa tematiche gay, lesbian, bisex e transgender, con trenta titoli, due contest per cortometraggi, una retrospettiva dedicata al regista Eytan Fox e per la prima volta, un concorso competitivo che riguarda 15 dei 30 lungometraggi programmati.

Proprio a partire da questa edizione parte il primo concorso Florence Queer Festival che premierà il miglior lungometraggio grazie ad una giuria costituita da Giovanni Minerba, direttore Torino LGBT Festival; Lucky Massa, direttrice di Some Prefer Cakes e Divergenti; Tommaso Chimenti, giornalista e critico teatrale; Simon&the Stars, astro-scrittore; Isabella Mancini, giornalista e blogger

Ospite speciale della rassegna il regista Eytan Fox al quale sarà dedicata una retrospettiva dei suoi lavori principali, incluso il più recente Cupcakes, leggi l’approfondimento da questa parte.

Tra i vari appuntamenti, ricordiamo un incontro con Fox domenica 23 novembre, alle 11.30, presso il Cinema Odeon, moderato da Bruce Edelstein della NYU Florence.

Si parte allora domani proprio con Cupcakes, la commedia di Fox con la musica di Babydaddy degli Scissor Sisters, seguito alle 23.30 da This is Plastic! di Patrizio Saccò, alla presenza del regista, viaggio nella storia del Plastic, noto club underground italiano; mentre si chiude il 27 novembre alle 21 con le premiazioni del concorso lungometraggio e dei contest in programma, tra cui “se hai testa fai il test” con un premio in palio di 1000 euro.

Tra i titoli più interessanti da segnalare: Der Kreis – The Circle di Stefan Haupt, storia dell’omonima rivista fondata a Zurigo negli anni Cinquanta; Pierrot Lunaire, ultima fatica di Bruce LaBruce; Global Gay, the next frontier in human rights di Frédéric Martel e Rémi Lainé, documentario sul movimento per i diritti degli omosessuali, One Zero One di Tim Lienhard, un ibrido tra documentario e performance dal vivo sulla vita delle drag Cybersissy e BayBjane; Giò Stajano. Siamo tutti figli di Dio di Luigi Caiffa, la vita di Giò Stajano, primo omosessuale dichiarato d’Italia.

Il 20 novembre sono in programma tre lungometraggi sulla transessualità per la giornata internazionale contro la transfobia, TDOR-Transgender Day of Remembrance: Purple Skies di Sridhar Rangaya, sulla cominità femminile LBT indiana, tra violazione dei diritti umani ed emarginazione (anteprima europea; 25 novembre ore 18.00). Boy Meets Girl di Eric Schaeffer, commedia sul passaggio all’età adulta (anteprima europea; sabato 22 novembre ore 21.00). Il documentario Favolose: storie in passerella! di Luca Oliviero: su un concorso di bellezza tutto transgender, che si svolge in una storica piazza napoletana (27 novembre ore 17.00, alla presenza di Regina Satariano-presidente del consultorio transgenere di Torre del Lago).

Focus sui diritti umani, mercoledì 26 novembre: Campaign of Hate: Russia and Gay Propaganda del produttore porno gay Michael Lucas che racconta le storie di attivisti del movimento LGBT russo (mercoledì 26 novembre, ore 15.30). Global Gay, the next frontier in human rights di Frédéric Martel e Rémi Lainé, sulle azioni coragiose di alcuni attivisti per i diritti degli omosessuali (anteprima italiana, 26 novembre ore 18.30).

Tra gli eventi collaterali; Queer Art in collaborazione con IED Firenze, con la mostra Only a dog can judge me di Antoine Timmermans aka Cybersissy allestita dal 20 novembre al 1° dicembre; il Vernissage è fissato per il 20 novembre ore 19.00, alla presenza dell’artista; Queer Book quest’anno presenta moltissimi volumi, tra i quali segnaliamo Zami. Così riscrivo il mio nome di Audre Lorde, volume pubblicato da ETS e curato da Liana Borghi (presente durante la serata) socia fondatrice della Società Italiana delle Letterate, ricercatrice di Letteratura Nord-Americana all’Università di Firenze dove insegna letteratura inglese.

Per un programma dettagliato del festival, sequi questo link sul sito ufficiale del Florence Queer Festival

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