Bella edizione la quinta di France Odeon, la rassegna dedicata al cinema Francese e inserita nel contenitore della 50 giorni di cinema a Firenze. Bella edizione perchè viva e frequentatissima, chi ha assistito alle proiezioni dei film di Ozon, Farhadi e Polanski ha potuto verificare una rara epifania di questi tempi, la fila davanti alla cassa.
Tra gli eventi più importanti del festival, il premio L’essenza del talento, assegnato a Marine Vacht per “Jeune et Jolie” di François Ozon, serata dove oltre alle presenze istituizionali di Cristina Scaletti e Alain Le Roy, ha visto il direttore del Festival Francesco Ranieri Martinotti e il sindaco di Firenze Matteo Renzi coinvolti in una gag gustosa dove il primo regalava un dizionario di lingua francese al secondo, affinchè, in forma d’augurio, potesse tradurre pari pari la legge Francese sul cinema per regalarne una migliore al nostro paese.
Numerosi, anche quest’anno, gli ospiti francesi, come Victoire Bélézy interprete dei due film “Marius” e “Fanny” diretti da Daniel Auteuil, Nicole Garcia in veste di regista che ha presentato in anteprima europea il suo ultimo film “Un Beau Dimanche” con un’intensissima Dominique Sanda.
Tra gli eventi speciali, la presenza di Nicolas Philibert con il suo “La Maison della Radio”. Il film di chiusura, Grand Central, interpretato da Tahar Rahim e Léa Seydoux, titolo diretto da Rebecca Zlotowski e che tratta del reclutamento delle risorse umane nelle centrali atomiche, ha avuto una notevolissima affluenza di pubblico, da indurre gli organizzatori del festival ad una proiezione straordinaria dedicata a 450 allievi di un liceo Fiorentino.
Complessivamente il festival ha superato le 6000 presenze in solamente 4 giorni di programmazione.