Nuovo film per Gaspar Noé nella sezione midnight screenings a Cannes 2015, epico e hardcore “love” è gonfiato con il testosterone digitale del 3D in un avvitamento tra porno d’annata e coinvolgimento diretto molto vicino all’immersività del nuovo cinema digitale. Dopo Irréversible e il lisergico Enter the Void, il regista francese torna con il consueto candore provocatorio, raccontando ad una sala stampa anestetizzata che nel suo nuovo lavoro non c’è nulla di lurido al netto di masturbazioni, penetrazioni, eiaculazioni a tutto schermo che, come potete immaginare, la tecnologia 3D potenzia con l’idea di esser tutti quanti disposti a ricevere un caldo “facial”.
Il film secondo Noé racconta il coinvolgimento amoroso a partire da una prospettiva sessuale “era difficile – ha dichiarato – evitare di includere i genitali nell’inquadratura”.
La storia distruttiva che coinvolge Electra (Aomi Muyock) e Murphy (Karl Glusman), fidanzato americano trasferitosi a Parigi diventa l’occasione per introdurre nel menage una terza persona, Omi (Klara Kristin).
Venti giorni di lavorazione per un film che ambiguamente oscilla tra sesso reale e sesso simulato (un po’ come nei baracconi della Fura dels Baus).
Il film sarà distribuito in moltissimi paesi, incluso gli Stati Uniti ma è probabile che il sistema della distribuzione digitale sia preso in considerazione per evitare strani rigurgiti censori.
È proprio la dichiarazione di Aomi Muyock che ci rivela lo spirito del film di Noè: “Gaspar ha deciso di introdurre il film con un primissimo piano della mia vagina” del resto è lo stesso regista a dirci che “Love” non ha niente di trasgressivo: “quello che si vede, lo avete già visto migliaia di volte”