Home covercinema Glass di M. Night Shyamalan: Unbreakable diventa una trilogia

Glass di M. Night Shyamalan: Unbreakable diventa una trilogia

M. Night Shyamalan ha serbato nel cassetto per ben diciassette anni il progetto di far collidere in unico film i personaggi di Unbreakable – Il predestinato (2000) e Split (2016), riconducendo così David Dunn (Bruce Willis), uomo ordinario scopertosi dotato di poteri straordinari dopo esser sopravvissuto a un incidente ferroviario, e Kevin Wendell Crumb (James McAvoy), killer dalla personalità multipla, a quello stesso universo cui sarebbero dovuti appartenere, in verità, sin da principio.

Crumb infatti, incluso nelle prime bozze di Unbreakable, fu poi tagliato ai fini della buona riuscita del film, che sarebbe risultato, per stessa ammissione del regista, troppo dispersivo. E’ proprio Shyamalan a suggerire però, nell’ultima sequenza del più recente Split, l’intersezione tra le due vicende, lanciando allo spettatore l’esca per un terzo film, finalmente possibile grazie al sostegno del produttore Jason Blum; Blumhouse Productions infatti si occuperà della distribuzione nazionale, Buena Vista International coprirà il resto del mercato, in un sodalizio quanto mai insolito tra la casa di produzione di Blum e la Walt Disney Pictures).
Le riprese di Glass, questo il titolo, rivelatore del ruolo cardine che avrà il personaggio di Elijah Price o, per l’appunto, l’Uomo di Vetro (Samuel L. Jackson, anch’egli di ritorno sul set dopo Unbreakable), hanno avuto inizio il 2 ottobre a Philadelphia, dopo due settimane di prove, con durata stimata di 39 giorni. L’uscita nelle sale è già prevista per gennaio 2019.

La giovane Anya Taylor-Joy rivestirà ancora una volta i panni di Casey Cook, superstite della “Bestia” alias Crumb, mentre Sarah Paulson (ormai colonna portante della tv americana, basti menzionare serie antologiche come American Horror Story e American Crime Story) si è aggiunta al cast con un ruolo ancora non ben definito.
Shyamalan, anche sceneggiatore e co-produttore, ha reso nota una storyline scarna ma indicativa di quelle che saranno le dinamiche del film: eroe e antieroe (sul fatto che i confini siano chiaramente delineati è bene nutrire delle riserve) si fronteggeranno in una serie di incontri via via più intensi; l’Uomo di Vetro emergerà come oscuro orchestratore delle vicende, depositario di segreti cruciali per la sorte di entrambi gli uomini.
Glass andrà quindi a concludere quella che a tutti gli effetti si può ora definire una trilogia. Una trilogia che ha totalizzato, e auspicabilmente totalizzerà, cifre importanti al botteghino, ma che diversamente da tanti blockbusters odierni propone un punto di vista alternativo sul mondo dei supereroi, facendo del realismo la sua marca distintiva. Mike Gioulakis in qualità di direttore della fotografia fa ben sperare in questo senso; oltre a Split, vale la pena di ricordare il suo straordinario lavoro in It Follows, che senza la scelta di colori lividi e giochi di luci e ombre probabilmente non sarebbe stato lo stesso.

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