“Ho deciso di fare questo film dopo aver visto per la quindicesima volta “Luci della ribalta“ – racconta il regista Xavier Beauvois – per me Chaplin è il più grande di tutti, uno che ha prodotto sempre cinema con la C maiuscola. Per realizzare “La rançon de la gloire” ho preso spunto dalla commedia all’italiana. Volevo raccontare la vicenda di una persona che esce dalla prigione, una metafora di un personaggio che esce dal buio e vede finalmente la luce e che attraverso l’aiuto di un amico tenta un impresa tanto macabra quanto grottesca come quella di portare via la bara con la salma del grande Charlie Chaplin“.
Cosa c’è di vero in questa storia?
“Il vero è che il 2 marzo 1978 due rifugiati politici, un polacco e un bulgaro, scavando un tunnel di 10 metri rubarono dal cimitero di Corsier sur Vevey la bara con le spoglie di Charlie Chaplin chiedendo un riscatto alla famiglia di 600.000 dollari. Anche la polizia è vera, mentre il resto è basato su invenzioni a carattere umoristico
Che tipo di aiuto ha avuto dalla famiglia Chaplin?
“Prima abbiamo chiesto alla polizia svizzera e loro ci hanno detto di chiedere l’autorizzazione ai Chaplin. Ho incontrato Eugene Antony Chaplin e alla fine l’ho convinto della bontà del mio progetto.
Lei parla dei protagonisti come due malfattori ma allo stesso tempo come di due eroi, come motiva quella doppia visione?
Ho voluto creare una commedia dove si passasse dal riso alle lacrime, un pò l’essenza del cinema di Charlie Chaplin, dipingendo l’umanità di chi spesso sta dalla parte del torto”.
Sulla linea del regista è Eugene Antony Chaplin che commenta, “questa è una commedia con lo stesso spirito di mio padre, prende spunto da un fatto doloso trasformandolo in un episodio divertente. Quando all’inizio mi parlò del progetto ero un pò titubante, all’epoca la vicenda ci turbò non poco poi ho visto i precedenti lavori di Beauvois e mi sono ricreduto. Mi venne in mente che quando con gli altri membri della famiglia ci si rese conto che a rubare la bara con la salma di mio padre erano stati dei brigantelli, ci era in fondo un pò dispiaciuto che li avessero presi”.
La rançon de la gloire di Xavier Beauvois – Francia, Belgio, Svizzera, 114′ con Benoît Poelvoorde, Roschdy Zem, Séli Gmach, Chiara Mastroianni, Nadine Labaki.
Sinossi:
Il film è ambientata nella cittadina svizzera di Vevey vicino a Ginevra verso la fine degli anni 70′. Eddy, un quarantenne di origini belghe, esce di prigione e viene accolto dall’amico fidato Osman. I due stipulano un patto: Osman lascia che Eddy viva nel suo capanno e in cambio, Eddy si prenderà cura di Samira, la figlia di sette anni di Osman. Un giorno ascoltando in televisione la notizia della morte di Charlie Chaplin, apprendono dell’enorme eredità che l’attore/regista americano ha lasciato ai parenti. Ad Eddy balena per la testa un’idea malsana: rubare la salma di Chaplin per chiedere il riscatto alla famiglia.
Foto Alessandro Allori