Tonnerre è una piccola cittadina della provincia Francese situata in Borgogna, qui si rifugia Maxime, un musicista rock stanco della difficoltà a raggiungere un successo adeguato e riconoscibile per la sua carriera, al punto da cercare ospitalità dal vecchio padre, nella sua casa natia. Melodie, una giovane giornalista locale, lo rintraccerà per un’intervista. Al di là del lavoro, tra i due sboccia una fugace storia d’amore, fugace perchè la ragazza scompare d’improvviso, gettando Maxine in una crescente disperazione. Dietro questa scelta c’è lex fidanzato di Melodie, un calciatore dai modi violenti. Da qui in poi, l’atmosfera sospesa del film di Brac, fino a questo punto mantenuta sui toni lievi di una commedia campestre, si trasforma in un film tesissimo e oscuro, che trascinerà Maxime nel vortice della vendetta e della violenza. Scritto dallo stesso Brac insieme a Helene Ruault e prodotto da Alice Girard, Tonnerre è un piccolo film che riserva alcuni momenti sorprendenti, assolutamente “leggero” nel tocco, forza raramente le due sezioni antipodali da cui è costituito, grazie ad uno slittamento di senso che coinvolge volti, ambienti, azioni e che è sostanzialmente la forza principale del film.