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Locarno 67 – From What Is Before (Mula sa kung ano ang noon) di Lav Diaz

Dopo “Norte, the End of History” il film “a colori” di Lav Diaz visto a Cannes 2013, il regista filippino torna al bianconero con un’ennesimo film fluviale che parte dal 1970 in un villaggio sul mare posto ai margini di una foresta e arriva alla presa del potere da parte di Ferdinand Marcos e alle leggi marziali di due anni dopo. Rispetto all’approccio metaforico del film precedente, che in qualche modo si riferiva alla medesima storia politica, “From What is Before” sceglie una via più rigorosa intersecando, con due flussi narrativi di stile diverso, fatti, ambientazioni e cronologia storica. Due sorelle si mantengono facendo le guaritrici, una delle due è affetta da una malattia psichica ed è costantemente curata e accudita dall’altra. E ritroviamo proprio qui la forma rituale del cinema di Diaz che stabilisce connessioni tra storia, tradizioni e una visione transtorica che nella sua filmografia gli ha sempre consentito di superare la membrana di protezione metafilmica per favorire un flusso dalle proporzioni apocalittiche. I personaggi che si muovono intorno al villaggio vivono in una sorta di tempo sacro che Diaz documenta con forte prossimità visiva, sonora e tattile, introducendo ad un certo punto una serie di presagi inquietanti: il cadavere di un uomo abbandonato sulla strada, lo sviluppo di un incendio improvviso, un gruppo di mucche massacrate, elementi che sembrano integrare ed erodere allo stesso tempo l’ipnotico tempo circolare del villaggio. Il potere allora sembra insediarsi improvvisamente trasformando il destino del villaggio in quello di un’intera nazione, con una svolta traumatica il nuovo corso acquisisce un progressivo controllo della ritualità. È quindi il confronto tra storia individuale e storia collettiva, tempo ancestrale e cataclisma politico che forma la nuova, imponente, opera di Lav Diaz. Come in tutto il suo cinema il procedimento connettivo è quello della memoria affrontata secondo un movimento non lineare, una complessa stratificazione che indaga le origini di un paese attraverso una polifonia che confonde simbolo, rito, episodi di vita marginale, dialettica performativa e Storiografia.

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