venerdì, Novembre 22, 2024

Locarno 67: La Sapienza di Eugène Green

Alexandre Schmidt (Fabrizio Rongione) è un’architetto svizzero di 50 anni in una fase di stallo della sua carriera, una crisi lavorativa che influenza negativamente il corso del suo matrimonio con Aliénor. Per questo decide di affrontare un viaggio sulle tracce di quello che considera il suo massimo ispiratore, il Borromini, partendo dal Ticino, terra natale del grande architetto Barocco, fino al luogo dove si conservano le sue opere più belle, ovvero Roma. Esattamente come in “Viaggio in Italia” di Roberto Rossellini Alexandre e Aliénor vagano in mezzo alle tracce della storia per ritrovare un senso alle proprie. Ma come succede spesso nel cinema di Eugène Green, le corrispondenze saltano per imboccare un nuovo percorso di formazione. L’incontro della coppia con Goffredo e Lavinia, fratello e sorella conosciuti sul lago di Stresa, aprirà un’orizzonte affettivo e formativo inedito. La ragazza verrà accompagnata da Aliénor a casa dopo un brutto malore, mentre Goffredo deciderà di seguire Alexandre nel suo viaggio verso Roma, una scelta che consentirà al giovane, anche lui architetto, di acquisire in forma quasi iniziatica una lezione di vita e di architettura che non avrebbe mai potuto prevedere. Eugène Green rilegge ancora una volta gli autori di cinema che ama più di tutti (Rossellini, Ozu in primis) attraverso immagini di grande qualità pittorica, una dimensione nient’affatto statica, che dai segni della storia e dalla scansione apparentemente teatrale della parola, anima un’intera realtà “vivente”, dove i corpi e i volti dei suoi giovani attori, Ludovico Succio e Arianna Nastro, compenetrano lo spazio architettonico in una nuova armonia che non è semplicemente la “replica” del reale, ma antico e nuovo codice per comprenderlo. Ancora una volta quello di Eugène Green è cinema liminale, colto in quella linea transizionale che fa emergere la verità dal mito, mentre il presente scompare a poco a poco, in un’oscurità senza alcun segno.

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.

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