“Questo lavoro – spiega la regista australiana Sue Brooks – è tipico del mio mondo prima molto grande ma che sa tenere presente i piccoli dettagli della vita. Ho deciso che sarebbe stato affascinante per me affrontarli e raccontarli. Da questo desiderio è venuto fuori Looking of Grace”
Il film racconta della fuga di un’adolescente, Grace, verso Cedona, insieme ad una compagna di avventure e probabilmente dirette verso il concerto dei Death Dog, una band hardcore. Ma il percorso, oltre a subire una brusca e traumatica interruzione, si intreccerà con quello di altri personaggi, in una costruzione frammentata del punto di vista, dove la stessa storia e soprattutto il ritrovamento di Grace sarà osservato da diverse angolature.
Ci può parlare della costruzione della storia d’amore che c’è dietro la pellicola?
“Mi sentivo affascinata dall’amore non romantico, ma anche dall’amore delle persone che ti stanno accanto. Quelle che in generale ti proteggono ma che alle volte ti trattano senza attenzione e con freddezza. Il tema centrale del film è un immenso desiderio d’amore nel voler ritrovare una persona cara scomparsa e in questo frangente ho voluto introdurre il tema dell’importanza del caso nella vita”.
Nel film sembra che ogni personaggio sia in qualche modo alla ricerca di se..
“Esattamente, questo è vero per tutti ma c’è anche altro. Oltre a Grace sono alla ricerca della grazia, di momenti unici e strani. Ho cercato di creare uno spazio tra quello che i personaggi fanno e quello che succede quando non li guardiamo”.
Cosa si può fare per promuovere la cinematografia femminile?
“Non faccio film perché sono donna ma perché mi piace farli. Devo però constatare come solo il 15% dei registi sia donna, spesso si sente dire che le registe non hanno lo stesso entusiasmo e coraggio degli uomini. E’ un problema non avere maggiore diversità di genere nel mondo del cinema. Io nel mio piccolo sono convinta per esempio che in un prossimo futuro alcune donne salveranno il mondo”.
Perché alla fine decide di far morire la madre della protagonista?
“Tutte le madri prima o poi muoiono. E’ una situazione triste che dobbiamo affrontare tutti. Succede e basta”.
Interpreti: Richard Roxburgh, Radha Mitchell, Odessa Young, Terry Norris, Harry Richardson