Il Parlamento Europeo, per un giorno all’anno, si trasforma magicamente in un rullo di pellicola cinematografica. Il merito è del Lux Prize, il riconoscimento nato nel 2007 che i parlamentari dell’UE assegnano al lungometraggio che meglio ha sviluppato tematiche socialmente e culturalmente rilevanti come immigrazione, diversità, conflitti religiosi o razzismo.
Nel momento esatto in cui il Presidente Martin Schulz ha consegnato il premio, ci si è resi conto che non poteva andare diversamente: Mustang è un film meraviglioso che lascia interdetti per la sua capacità di affrontare con inaspettata dolcezza e sensibilità un argomento così drammatico. Pur essendo un film radicalmente inserito nella realtà turca, è stato scelto come candidato ufficiale della Francia agli Oscar 2016
Interrogata durante la conferenza stampa sul messaggio principale della sua opera, la regista Deniz Gamze Ergüven spiega che Mustang “È semplicemente un film che, attraverso il punto di vista di cinque giovani ragazze, mostra l’esistenza di esseri umani”.
I parlamentari hanno preferito la struggente opera della Ergüven, rispetto agli altri due altrettanto validi finalisti: Mediterranea, pluripremiata storia di migranti in Italia, inspiegabilmente ignorata dalla distribuzione nostrana e The Lesson, opera bulgara che affronta il dramma morale di una professoressa in chiave realista.
Il Lux Prize non rappresenta inoltre solo l’opportunità di distribuire in 28 Paesi tre lungometraggi di qualità ma è anche un’occasione per parlare del complesso rapporto tra cinema ed Europa.
Lo spunto più interessante è quello dell’illustre regista Costa-Gavras che, parlando del ruolo del cinema nel contesto internazionale si chiede: “Come possiamo pretendere di sentirci parte di un’identità europea, se non abbiamo modo di conoscere le altre culture?”.
