Matthew Johnson è l’autore di un piccolo cult come The Dirties, gran premio della Giuria allo Slamdance Festival lo scorso gennaio, film che ha attratto l’attenzione di Kevin Smith tanto da spingerlo a distribuirlo in un’edizione limitata per le sale proprio questo ottobre: “Avrei voluto dirlo riguardo a uno dei miei film, ma ora posso dirlo grazie a The Dirties: è il film più importante che vedrete quest’anno. Matt Johnson ha messo insieme lo stile del found footage, quello del falso documentario e ne ha creato il film più originale, ipnotico e umano sulla nascita di un mostro…”
Il film, presentato anche nella sezione cineasti del presente dell’ultimo Festival di Locarno è un vertiginoso tour de force sulla distruzione dell’immagine “documentale”; Matt e Owen sono due nerd appassionati di cinema, tartassati dai bulli della scuola. Proprio a quest’ultimi, i Dirties, ovvero gli “stronzi”, verrà dedicato il loro film amatoriale, una sorta di “revenge movie” dove ovviamente le vittime escono vincenti. Ma il film del regista Canadese complica le cose, mette insieme violenza agita, diario intimo, e un’inestricabile confusione tra inganno e disvelamento, verità e reality.
Con queste premesse, sembra una scelta azzardata ma non meno interessante, quella della Warner di mettere in mano a Johnson la sceneggiatura di un “film per famiglie” basato sui volumi dell’Encyclopedia Brown ovvero, i romanzi per ragazzi scritti da Donald J. Sobol e basati sulle avventure del detective ragazzino Leroy Brown. La Warner ha opzionato i diritti affidandosi per il film alla produzione di Roy Lee e Howard David Deutsch.