martedì, Novembre 5, 2024

Smrt u Sarajevu (Death in Sarajevo) di Danis Tanović – Berlinale 66: Concorso

Liberamente tratto dalla pièce “Hotel Europa” di Bernard-Henri Levy, “Smrt u Sarajevu” è ambientato nella giornata del 28 giugno 2014, centenario dell’uccisione di Franz Ferdinand e della moglie Sofia per mano del giovane anarchico Gavrilo Princip.

Tanović non esce neanche un attimo con la macchina da presa dall’hotel di fantasia eponimo del testo teatrale, brulicante di personaggi. L’impostazione è chiara, e oltre a ricordare le tre classiche unità aristoteliche fa sperare in un film che frulli Altman, Goulding (il regista di “Grand Hotel”, 1931) e l’Anderson del “Grand Budapest Hotel” (2014), ispirato al mondo di ieri, europeo e a cavallo del Novecento, a firma Stefan Zweig.

Pie illusioni. Malgrado la raffica di assist del testo di partenza e la possibilità di fare una riflessione serrata sulla balcanizzazione dell’Europa di oggi, “Smrt u Sarajevu” brancola per i suoi ottanta minuti di durata senza consegnarci nemmeno una scena degna di nota. I personaggi sono bidimensionali, i dialoghi inconsistenti o così fitti – come nello scontro tra una giornalista e un nazionalista serbo che si chiama proprio Gavrilo Princip – da risultare oscuri a chi non conosca a menadito la storia della dissoluzione della Yugoslavia.

Alla fine della corsa le trame parallele, tra lotta di classe, debiti e malaffare nel club sotterraneo, invece di esplodere convergono in una pistolettata a salve che non lascia né sorpresi, né irritati, né tanto meno confusi. Semplicemente indifferenti.

Christian Del Monte
Christian Del Monte
Christian Del Monte (Matera, 1975) è scrittore e fotografo. Sue passioni: cinema, linguaggi visivi, storiografia, caos

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