venerdì, Novembre 22, 2024

Taj Mahal di Nicolas Saada a Venezia 72 – La conferenza stampa

Taj Mahal di Nicolas Saada – Francia, Belgio, 89’ – Stacy Martin, Louis-Do de Lencquesaing, Gina McKee, Alba Rohrwacher

Taj Mahal di Nicolas Saada racconta la storia vera della giovane Louise (Stacy Martin), una sopravvissuta agli attentati di Mumbai del 2008. Louise è sola in una stanza dell’hotel Taj Mahal di Mumbai. Improvvisamente sente dei rumori nel corridoio e si rende conto che è in corso un attacco terroristico. L’unico contatto con l’esterno dell’albergo è un cellulare con il quale chiama il padre che però si trova all’altro campo di Mumbai.

Taj Mahal di Nicolas Saada in conferenza stampa a Venezia 72.

Taj Mahal parla di una storia vera. Il personaggio interpretato da Stacy Martin (Louise) è realmente esistita e si trovava in una stanza dell’hotel Taj Mahal durante gli attentati terroristici di Mumbai. Trovo molto interessante come all’interno di questa storia vera venga costruita una storia molto intima, quella della giovane protagonista del film (Stacy Martin).

All’inizio, risponde il regista Nicolas Saada in conferenza stampa a Venezia 72, non volevo fare un film solo su questi eventi (attentati terroristici di Mumbai del 26 novembre 2008), volevo invece raccontare gli effetti di un terribile attentato sulla vita di una giovane donna.

Per caso ho incontrato una persona che mi ha raccontato la storia di Louise (nel film interpretata da Stacy Martin). Ho deciso di incontrarla per vedere se c’era la possibilità di raccontare questa storia, non come un film di azione, ma come un racconto personale. Era una occasione per parlare del terrorismo sotto un altro aspetto, mettendo al centro degli eventi questioni intime.

Taj Mahal è anche un racconto di formazione, una ragazza che attraverso la terribile vicenda che deve affrontare diventa adulta. Non mi piace la visione che spesso viene data dell’adolescenza. Non è facile crescere in questo mondo. Volevo andare contro i luoghi comuni del personaggio del teenager raccontato dalla cinematografia contemporanea.

Stacy Martin si ritrova in questo personaggio?

A quell’età ero molto simile alla ragazza del film, per certi versi. Non sapevo esattamente quello che volevo fare. Ho avuto la fortuna di conoscere Louise che mi ha raccontato la sua esperienza e ho potuto vedere la forza di questa giovane donna ed il suo coraggio. E’ stata una bellissima esperienza. Risponde Stacy Martin.

L’albergo in fiamme mi ha fatto pensare a una dimensione quasi fiabesca.

E’ strano come la realtà riesce a ricreare situazioni incredibili che sono alla base di tutte le grandi storie. Risponde il regista Nicolas Saada. Se ci pensate, le fiabe sono create per affrontare le nostre paure.

In Taj Mahal cosa rappresenta il personaggio di Alba Rohrwacher?

Nicolas Saada:
Improvvisamente, l’isolamento di Louise si rompe. Louise incontra Alba Rohrwacher, ed attraverso questo incontro il personaggio di Stacy Martin diventa adulta.

Gina McKee (madre di Louise nel film)
Non ho incontrato la madre di Louise, ho quindi interpretato il personaggio a partire dalla sceneggiatura.

La funzione della madre nel film è quella di illustrare il viaggio che il personaggio di Stacy Martin compie. L’attacco terroristico cambia anche il rapporto tra Louise e i genitori.

Una delle grandi sfide del film è la parte sonora. Non vediamo ciò che succede ma sentiamo i rumori intorno alla protagonista, come avete lavorato su questo aspetto?

Stacy Martin:
Sono stata fortunata perchè il lavoro sui rumori è stato fatto davvero bene. Avevo già una idea dei rumori dalla sceneggiatura, avevo le parti e questo mi ha aiutato a capire il mondo “fuori” dal buio della stanza dell’albergo. Volevo recitare una performance cercando di ricreare quello che davvero stava vivendo Louise nella realtà. Non so come mi sarei comportata in una situazione così estrema come quella che ha vissuto Louise a soli 18 anni, non so se avrei avuto lo stesso coraggio.

Il regista Nicolas Saada:
Volevo che il film restasse fedele al punto di vista vissuto da Louise quella notte, volevo che il pubblico capisse cosa stava succedendo dal punto di vista di Loiuse. Abbiamo affittato per una giornata un albergo a Mumbai ed abbiamo girato il solo sonoro, con effetti speciali ma senza riprese video. Un intero giorno di riprese dei soli suoni, dei fucili, delle voci ecc. Queste riprese audio dovevano diventare un riferimento per la recitazione di Stacy.

Marco Pini
Marco Pini
Marco Pini si occupa di Web marketing, sviluppo web e web 2.0 da più di un decennio

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