L’ospitalità è alla base della cultura beduina, è un dovere fondamentale a cui la tribù non può sottrarsi. Naji Abu Nowar – regista di Theeb – ci parla del suo film in conferenza stampa a Venezia 71.
Ci spieghi la scelta del titolo di questo film, cosa significa la parola Theeb
Theeb significa Lupo, un animale molto importante nella cultura beduina, basta pensare che, se si vuole fare un complimento a qualcuno lo si chiama lupo, per sottolinearne il coraggio. Il lupo è in grado di sopravvivere da solo, ma vive in branco per questo è apprezzato in una cultura, quella tribale, dove la famiglia è al centro della società e la capacità di cavarsela da soli è molto importante.
Il film è un romanzo di formazione, il protagonista non si può sottrarre dal dovere di accogliere gli ospiti, ci parli di questo aspetto.
L’ospitalità è una virtù molto importante nella cultura beduina.
E’ un aspetto fondamentale e posso dirlo per esperienza diretta, avendo ricevuto una ospitalità generosissima durante le riprese di questo film. Nel deserto la vita è molto difficile e tutti sanno che, prima o poi, sarà necessario avvalersi della generosità del prossimo per poter sopravvivere per questo l’ospitalità è un dovere per le tribù. L’aiuto è alla base di questa fantastica cultura, anche un estraneo riceverà questa forma di ospitalità e la famiglia farà di tutto per far sentire l’ospite come a casa propria.
Nel film c’è una forte influenza Western, a partire dalle musiche che ricordano molto le colonne sonore del genere…
La colonna sonora è tratta da musica locale beduina. E sono daccordo – prosegue il regista Naji Abu Nowar, somiglia molto alla musica di Morricone. Ho trovato poi delle somiglianze come ambientazioni, scenari e situazioni al genere Western. Vedevo grandi possibilità e suggestioni western nel territorio dove è girato il film.
Che relazioni c’è nel film, tra i protagonisti e il mondo esterno
Il mondo intorno a loro cambia completamente a causa della formazione di un nuovo stato, non potranno più essere nomadi visto che si trovano a dover fare i conti con dei confini precisi. Il loro stile di vita cambia.
Il film è girato nel deserto arabico, in spazi meravigliosi, una curiosità, è lo stesso deserto dove è stato girato Lawrence D’Arabia?
Una delle location principali del film, è vicina alla location originale di Lawrence d’Arabia. I paesaggi sono davvero molto belli, volevo essere circondato dalle montagne e dal deserto e sentire fisicamente la sensazione di essere perso in quel luogo.
Theeb di Naji Abu Nowar – Giordania, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Gran Bretagna, 100′ – Jacir Eid, Hassan Mutlag, Hussein Salameh, Marji Audeh, Jack Fox
Sinossi:
Theeb racconta le vicende di un bambino e della sua tribù, mentre vagano per il deserto, quando il resto del mondo è impegnato nella prima guerra mondiale, il film è ambientato nella Provincia di Hejaz (Impero Ottomano) nel 1916. La vita della tribù viene profondamente cambiata dall’arrivo di un ufficiale dell’esercito inglese, accompagnato dalla guida Marji.