Noaz Deshe, artista e filmaker tra Berlino e Losa Angeles, oltre ad aver composto la colonna sonora per Frontier Blues, il film del regista Iraniano Babak Jalali, ha lavorato alla pubblicazione di una sua graphic novel intitolata “In case we never meet again“.
“White Shadow” è il suo primo longometraggio, una co-produzione Italo-tedesca in collaborazione con la Tanzania, girato in 35 mm e prodotto dalla Asmara Film. Scritto e montato dallo stesso Deshe, nelle sue parole è “una classica storia di maturazione giovanile, tra amore e sofferenza, che però si svolge in un ambiente estremamente ostile e violento. Ero interessato soprattutto ad esplorare un tema antico con un linguaggio cinematografico moderno: un essere umano viene perseguitato per il suo aspetto fuori dalla norma, che scatena superstizioni e provoca insani riti e comportamenti barbari”
Il film racconta la storia di Alias, giovane albino in fuga dalla Tanzania. Testimone dell’assassinio del padre, cercherà rifugio in città. Accolto da Kosmos, lo zio camionista, andrà avanti vendendo cellulari e altri gadget e conoscerà Antoinette, la figlia dello zio, da cui è attratto. Il film di Deshe si inserisce nel contesto della persecuzione degli albini che in Tanzania sono diventati veri e propri bersagli umani dal 2008.