NAPOLI NAPOLI NAPOLI in anteprima nazionale a Scampia, nella Piazza Grandi Eventi a Napoli, in un’apposita arena allestita per l’evento. Il docufiction è approdato la scorsa estate alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia ed ha inaugurato in questi giorni il Festival Internazionale del Documentario di Londra. La serata organizzata dai Figli del Bronx, dal Centro Territoriale Mammut, da Movies Event in collaborazione con l’VIII Municipalità sarà moderata da Enrico GHEZZI e dal produttore – sceneggiatore Gaetano Di Vaio.
La proiezione del film sarà seguita da un incontro con gli scrittori Maurizio Braucci e Peppe Lanzetta, dall’attore Salvatore Ruocco, dall’intero cast artistico e tecnico che ha lavorato alla realizzazione del film e dal direttore della Film Commission Regione Campania, Maurizio Gemma che rivolgerà un saluto. Dal giorno successivo alla serata il film sarà in programmazione al Multicinema Modernissimo di Napoli.
Il regista Abel Ferrara, maestro della settima arte, ha rilasciato la seguente dichiarazione: ho scelto Scampia (Napoli) per la mia anteprima nazionale di NAPOLI NAPOLI NAPOLI, perché nei volti dei bambini di Scampia ho visto il sorriso e la speranza.
NAPOLI NAPOLI NAPOLI nasce dall’incontro tra Abel Ferrara e Gaetano di Vaio, ex microcriminale napoletano il quale, una volta fuori dal giro della malavita, inizia il suo impegno sociale nei quartieri malfamati della città, cercando di porre un argine alla criminalità giovanile con la sua associazione Figli del Bronx, che mira ad aiutare ragazzi di strada attraverso l’utilizzo di molteplici forme d’arte, per rigenerare il tessuto sociale della zona.
Questo nuovo progetto non è solamente un ritratto della città in se stessa, ma uno sguardo profondo all’interno della sua umanità, così vitale e brutale, appassionata e crudele allo stesso tempo. E’ un legame tra due anime oscure, dove il Bronx napoletano incontra il vero Bronx di New York, in cui Abel Ferrara è nato e cresciuto.
Durante una serie di interviste ad un gruppo di donne incarcerate nella Casa Circondariale di Pozzuoli, Ferrara rimane molto colpito dai loro racconti e affermazioni, talmente duri e fatalistici. Decide dunque di partire dalle loro esperienze per concepire tre diverse sceneggiature, scritte da Peppe Lanzetta, Maurizio Braucci, Gaetano Di Vaio e Mariagrazia Capaldo. L’episodio di Di Vaio e Capaldo si basa sul reale periodo di reclusione di Di Vaio; Braucci dipinge la storia di una crescita dura e brutale; Lanzetta scrive un melodramma familiare fatto di violenza, aspettative e vendetta. Alternando realtà a finzione, questo innovativo docufiction, diretto da Abel Ferrara, è un mosaico complesso e trascinante, com’è effettivamente la città di Napoli: affascinante e indecifrabile al tempo stesso.