In una nota gli organizzatori del Clorofilla film festival, in corso di svolgimento a Rispescia (Gr) all’interno di Festambiente, fino al 15 agosto – sostengono la battaglia del Teatro Valle di Roma occupato dal 14 giugno da un gruppo di lavoratori dello spettacolo dopo che la soppressione dell’Eti rischiava di trasformarlo in un Bingo. Da quasi due mesi un gruppo eterogeneo di artisti e maestranze hanno dato nuova vita al Valle organizzando assemblee pubbliche, corsi estivi, visite guidate e spettacoli gratuiti con il meglio del nostro cinema, teatro e musica. Un ponte di sostegno e solidarietà che unisce la Maremma con il Teatro Valle e ogni sera nello spazio cinema dove è in corso Clorofilla prima dei film in concorso, sarà letto il comunicato del Valle e saranno proiettati lo spot e il primo dei cinegiornali realizzati dagli occupanti: in dieci minuti si gode dello spirito, del pensiero e della grande energia che accomuna questo gruppo eterogeneo che sta lavorando non solo per il teatro più antico di Roma, ma in generale per la cultura in Italia. “A noi – spiegano gli organizzatori del Clorofilla Film Festival – che quest’anno festeggiamo l’impegno e la vittoria dei referendum di giugno, è venuto naturale ed fondamentale sostenere i lavoratori che dal 14 giugno occupano il Valle: perché come l’acqua, come l’aria, dobbiamo riprenderci anche la cultura. “Anche se lontani –continuano gli organizzatori – vogliamo dare il nostro minimo contributo, non solo con un sostegno simbolico, ma anche cercando di diffondere il grande lavoro che stanno facendo gli occupanti e di farlo conoscere al nostro pubblico, perché nel nostro paese la cultura può scuotere le coscienze e renderci tutti più liberi.” Clorofilla propone nei prossimi giorni documentari (“Santa Fiora Social Club”, “Bakroman”) e “corti alla clorofilla” oltre a iniziative in un uliveto al tramonto utilizzato senza allestimenti scenici in cui si aspettano le proiezioni. Tra gli appuntamenti da segnalare la presentazione in forma di reading del libro “Il regno animale” di Francesco Bianconi, leader dei Baustelle.