“Da tempo – scrive Elisabetta Sgarbi – avevo intenzione di misurarmi con l’opera di Luigi Ghirri, uno dei più grandi fotografi del nostro tempo. Ed ecco dunque il film, omaggio all’artista, presentato lo scorso 9 Settembre alla 66° Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia e, in questi giorni, dal Direttore Marco Muller, al Festival del Cinema italiano a Mosca.
Il film trae lo spunto iniziale da quello che fu l’estremo progetto del fotografo, purtroppo non realizzato, una “casa delle stagioni”: acquistare un casolare, il medesimo che compare nelle ultime opere di Ghirri, nei pressi della sua casa di Roncocesi, e allestirvi mostre legate, ciascuna, alla stagione corrente, in modo da creare un legame strettissimo tra tempo naturale e tempo dell’arte. Nel film la macchina da presa fissa una serie di paesaggi fotografati da Ghirri, appunto secondo l’alternarsi delle stagioni, che nel film sono cinque: Primavera, Estate, Autunno, Inverno e Primavera notturna. I testidel grande regista russo Aleksandr Sokurov – che ha scritto un vero e proprio racconto di commento, luogo per luogo,paesaggio per paesaggio, come se vi ci fosse calato dentro – di Diego Marani, Pètros Màrkaris, Antonio Scurati e Vittorio Sgarbi, raccontano l’impatto metafisico suscitato dalla visione dei paesaggi”.
Oltre ai testi,il film si è avvalso dell’eccezionale contributo di Franco Battiato, che ne ha scritto la colonna sonora.
La mostra,ospitata alla Galleria dell’architettura italiana documenta, in parallelo, il lavoro di Ghirri e quello di costruzione del film esponendo, per la prima volta, le venti stampe originali in grande dimensione, scelte da Elisabetta Sgarbi e Paola Ghirri, tra i paesaggi fotografati da Ghirri nei diversi periodi dell’anno e in diversi momenti della propria ricerca, straordinaria testimonianza sospesa nel tempo e nello spazio della nostra riflessione interiore. L’allestimento prevede altresì la proiezione continua di frammenti del film.
Il catalogo, edito da Diabasis, ospita scritti di Paolo Zermani, Elisabetta Sgarbi, Paola Borgonzoni Ghirri, Alena Shumakova,Vittorio Sgarbi
La mostra è curata da Fabio Capanni e Paolo Zermani.
L’allestimento è a cura di Fabio Capanni, Luca Volpatti, Paolo Zermani.
Organizzato da:
Università degli studi di Firenze
Facoltà di Architettura
Dipartimento di Architettura-Disegno,Storia,Progetto
Sezione ‘ I luoghi dell’architettura’.
Dottorato di ricerca in Progettazione Architettonica e Urbana
Regione Emilia Romagna
Agenzia Informazione e Ufficio Stampa della Giunta
Fondazione Elisabetta Sgarbi
betty wrong-Casa di Produzione
Con la collaborazione della Fondazione Sistema Toscana-Mediateca Toscana Film Commission
Con il patrocinio della Provincia di Firenze e del Comune di Firenze