E’ stata definita la Giuria internazionale del Concorso della 68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, presieduta dal regista, produttore e sceneggiatore statunitense Darren Aronofsky. La Giuria assegnerà i premi ufficiali della 68. Mostra, che avrà luogo al Lido dall’31 agosto al 10 settembre 2011, diretta da Marco Mueller e organizzata dalla Biennale di Venezia,presieduta da Paolo Baratta. Le personalità chiamate a farne parte sono: l’artista visiva e regista finlandese Eija-Liisa Ahtila, i cui lavori sono stati esposti nei più importanti centri espositivi al mondo, dalla Tate Modern di Londra (con una mostra monografica nel 2002) al MoMA di New York (con l’installazione video The Wind nel 2006), e che ha partecipato in due occasioni alla Biennale Arte, nel 1999 con la video-proiezione Lohdutusseremonia (Padiglione dei Paesi nordici) e nel 2005 con l’opera The Hour of Prayer, proiettata su quattro schermi; il compositore, artista visivo e regista britannico David Byrne, leader dei Talking Heads negli anni ’70 e successivamente creatore dell’etichetta discografica di successo Luaka Bop, che dal ’90 lavora su progetti di arte visuale e fotografia esposti in tutto il mondo. E’ stato protagonista insieme ai Talking Heads del celebre film-concerto Stop Making Sense (1984) di Jonathan Demme, regista (nonché interprete/narratore) dell’originale True Stories (1987), compositore di importanti colonne sonore fra cui L’ultimo imperatore (1987) di Bernardo Bertolucci con cui ha vinto l’Oscar, e recentemente ha collaborato con Will Oldham per la colonna sonora del film di Paolo Sorrentino This Must be the Place; il regista statunitense Todd Haynes, figura chiave del cinema indipendente, da sempre attratto da interessi artistici e letterari che trapelano nei suoi film, in Concorso a Venezia nel 2007 con I’m Not Here (Io non sono qui, Premio Speciale della Giuria e Coppa Volpi a Cate Blanchett) e nel 2002 con Far From Heaven (Lontano dal Paradiso, Coppa Volpi a Julianne Moore), premiato col Pardo d’oro a Locarno e col Premio della Giuria al Sundance per il film d’esordio Poison (1991); il regista cinematografico e teatrale italiano Mario Martone, in Concorso a Venezia nel 2010 con l’applauditissimo Noi credevamo, vincitore di 7 David di Donatello e del Nastro d’argento dell’anno, già vincitore a Venezia del Premio della Giuria nel 1992 per l’esordio Morte di un matematico napoletano, grande protagonista della scena sperimentale del teatro italiano (tra i fondatori dei gruppi Falso Movimento e Teatri Uniti), ha allestito spettacoli nei maggiori teatri del mondo ed è direttore del Teatro Stabile di Torino; l’attrice italiana Alba Rohrwacher, interprete fra le più richieste e acclamate delle ultime stagioni, a Venezia nel 2010 con La solitudine dei numeri primi di Saverio Costanzo (per il quale ha ricevuto il Nastro d’argento come migliore attrice protagonista) e Sorelle mai di Marco Bellocchio, nel 2009 con Io sono l’amore di Luca Guadagnino, nel 2008 con Il papà di Giovanna di Pupi Avati, per il quale ha ricevuto il David di Donatello come migliore attrice protagonista (l’anno precedente lo aveva ricevuto come migliore non protagonista per Giorni e nuvole di Silvio Soldini); il regista e sceneggiatore francese André Téchiné, uno dei Maestri del cinema d’Oltralpe, Palma d’oro a Cannes per Rendez-vous (1985), esordiente a Venezia nel 1969 con Pauline s’en va dopo un apprendistato critico nei prestigiosi “Cahiers du Cinéma”, ha scelto Venezia come suggestiva location del suo ultimo film Impardonnables (2011),presentato a Cannes alla Quinzaine des Réalisateurs, con André Dussollier nei panni di Francis, scrittore affermato giunto sull’isola di S. Erasmo per dedicarsi con calma al suo prossimo romanzo.