Pablo Trapero che firma anche la sceneggiatura di Elefante Blanco ha più volte ribadito la sua volontà di fare cinema per raccontare quello che succede intorno a lui scrivendo dei personaggi che gli somiglino il più possibile, scontrandosi però con le difficoltà oggettive del realizzare un film: «Mi piace quando un film, e non per forza un mio film, aiuta a cambiare qualcosa che non va e questo perché considero il cinema non semplice fiction, uno dei tanti aspetti della vita reale. In un film generalmente un personaggio deve compiere un cammino, e cambiare qualcosa di sé, della sua vita. Il compito di un regista è rendere questo processo reale e credibile.» L’autore argentino ha anche firmato uno degli episodi del film corale 7 dias en La Habana, anch’esso nella sezione Un Certain Regard, insieme fra gli altri a Laurent Cantet e all’attore Benicio del Toro.