Home Cannes 2012 Elefante Blanco di Pablo Trapero, a Cannes 65

Elefante Blanco di Pablo Trapero, a Cannes 65

In uno dei quartieri di maggior degrado di Buenos Aires chiamato Villa Virgen due sacerdoti e una assistente sociale si battono per aiutare i più poveri. Elefante Blanco è il nuovo film del regista argentino Pablo Trapero (Mundo Grúa, El Bonaerense, Familia Rodante, Nacido y Criado, Leonera, Carancho, leone nero al Courmayeur noir in festival 2010) a Cannes nella sezione un Certain Regard, che dopo Carancho ritrova il suo protagonista Ricardo Darin (Il segreto dei tuoi occhi) insieme a Jeremie Reiner (Potiche e Il ragazzo con la bicicletta). La pellicola, girata tra Buenos Aires e la giungla amazzonica del Perù, si preannuncia un’opera di forte impatto sociale incentrata sui temi della cooperazione, del lavoro e delle difficoltà che si incontrano quando si crede fermamente in un ideale.

Pablo Trapero che firma anche la sceneggiatura di Elefante Blanco ha più volte ribadito la sua volontà di fare cinema per raccontare quello che succede intorno a lui scrivendo dei personaggi che gli somiglino il più possibile, scontrandosi però con le difficoltà oggettive del realizzare un film: «Mi piace quando un film, e non per forza un mio film, aiuta a cambiare qualcosa che non va e questo perché considero il cinema non semplice fiction, uno dei tanti aspetti della vita reale. In un film generalmente un personaggio deve compiere un cammino, e cambiare qualcosa di sé, della sua vita. Il compito di un regista è rendere questo processo reale e credibile.» L’autore argentino ha anche firmato uno degli episodi del film corale 7 dias en La Habana, anch’esso nella sezione Un Certain Regard, insieme fra gli altri a Laurent Cantet e all’attore Benicio del Toro.

Exit mobile version