Elena e Vladimir sono una vecchia coppia, entrambi sono cresciuti in contesti differenti; Vladimir è un uomo freddo e molto ricco mentre Elena è di umili origini ed è una moglie accondiscendente. Si incontrano tardi ed entrambi con un figlio avuto da precedenti matrimoni. Il figlio di Elena è disoccupato e incapace di sostentare la sua famiglia, tanto da chiedere molto spesso denaro alla stessa Elena. La figlia di Vladimir è una donna anaffettiva che ha un rapporto molto distaccato con il padre. Un attacco di cuore colpisce Vladimir che viene ricoverato d’urgenza in ospedale; capirà che il tempo per vivere è ancora poco. Un breve ma toccante incontro con la figlia lo porterà a prendere una decisione importante: lei sarà l’unica erede delle sue ricchezze. Di ritorno a casa lo comunicherà ad Elena; il desiderio della donna di poter aiutare economicamente suo figlio, svanisce nel nulla. Ma la timida e remissiva Elena sta pensando ad un piano per dare a suo figlio e a suo nipote una chance concreta nella vita. Interpretato da Andrey Smirnov (Vladimir) e Nadezhda Markina (Elena), Elena è il terzo lungometraggio del regista russo Andrey Zvyagintsev, noto per il suo debutto nel 2003 con Il Ritorno (Vozvrashchenie), che spiega il suo film come un tentativo di “esplorare un’idea centrale del contemporaneo: la sopravvivenza ad ogni costo. Elena è un dramma contemporaneo che cerca di sollecitare lo spettatore su questioni come la vita e la morte [….] L’etica nel mondo contemporaneo non è più contemplata dal momento in cui le persone si spingono sempre più verso l’istinto. Una donna dolce, piena di amore che si trasforma in un’assassina e poi si pente in un luogo sacro, non è forse un’immagine dell’Apocalisse?”
Elena sarà presentato a Cannes 2011 nella sezione un certain regard subito dopo la cerimonia di chiusura sabato 21 Maggio.