Un programma ricco di anteprime, musica e arte quello della nona edizione del Florence Queer festival che si svolgerà al cinema Odeon dal 25 novembre al 1 dicembre. Tra le anticipazioni presentate alla conferenza stampa dai direttori artistici Bruno Casini e Roberta Vannucci il Focus sul cinema svedese LGBTQ, il documentario William Burroghs: The Man within nel quale la vita e l’opera del capostipite della Beat Generation sono raccontate da Peter Weller (protagonista de Il Pasto Nudo di David Cronemberg), El Muro Rosa di Enrique del Pozo sulla persecuzione degli omosessuali in Spagna durante il franchismo, Yo soy asi sullo storico locale di drag queen di Barcellona che ha ispirato lo spettacolo teatrale Gardenia, The Sisterhood storia dell’ integrazione di 3 manovali transgender nel Sud Africa post Apartheid e East Bloc Love ambientato nei paesi dell’ex blocco sovietico dove vige il divieto di organizzare gay-pride. Inaugurata anche una nuova sezione di cortometraggi Queer organizzati in collaborazione con il Mumbai International Queer Festival una realtà interessante alla sua seconda edizione. Grande attesa inoltre per la retrospettiva dedicata al regista Werner Schroeter, uno tra i maggiori esponenti del nuovo cinema tedesco e pioniere nell’universo Queer, recentemente scomparso. Ampio spazio ai film a tematica lesbica: Too Much Pussy un documentario nel quale pornografia, arte, performance e realtà si fondono in un manifesto femminista sex positive, Hannah and the Hasbian una commedia su una donna lesbica che desidera tornare ad essere etero, Frida e Anita incontro immaginario fra la pittrice Frida Kahlo e la ballerina Anita Barber, The night watch tratto dall’omonimo romanzo di Sarah Waters prodotto dalla BBC e il divertente musicall Leading Leadies. Il 1 dicembre, giornata mondiale contro l’AIDS e data conclusiva del Florence Queer Festival verranno proposti in collaborazione con l’Assessorato Diritto alla Salute della Regione Toscana, lungometraggi, documentari e corti riguardanti la malattia. Tra i documentari We were here candidato all’Oscar 2011 sulla scoperta del virus dell’HIV e la conseguente presa di coscienza della comunità gay di San Francisco, Together sulla drammatica realtà dei malati di AIDS in Cina in anteprima nazionale e Let yourself go: The lifes of Jazz Pianist Fred Hersh che racconta la vita di uno dei più importanti pianisti e compositori jazz della sua generazione, gay dichiarato e sieropositivo. Silvia Minelli , direttrice del festival, ha illustrato gli eventi collaterali: Il 25 novembre il gruppo Il Trionfamento del Noi parteciperà alla serata inaugurale con uno spettacolo di cover di cantanti legate al mondo Queer. In collaborazione con il Teatro di Rifredi il 3 dicembre Maddalena Crippa e Peter Stein interpreteranno rispettivamente Scritti erotici lesbici dall’antologia di Lee Fleming e Diario del ladro di Jean Genet mentre il 7 dicembre Fabio Canino porterà in scena Tutta colpa di Miguel Bosè dall’omonimo libro di Sciltian Gastaldi. Nella sede fiorentina dell’IREOS in via dei Serragli prosegue fino al 5 dicembre la mostra Queer Covers sulle copertine di 33 e 45 giri che meglio raccontano il mondo LGBTQ. Play with us, play different, l’installazione di AFORTWO CREATIVE GROUP rimarrà nel foyer del cinema Odeon per tutta la durata del Festival. Il 26 novembre si terrà la presentazione del libro di Manuel Billi Nient’altro da vedere: cinema, omosessualità e differenze etniche. Cristiano Malvenuti e Alessandro di Gangi, dopo i consensi per Indagine su cittadini al di sopra di ogni sospetto, corto vincitore del VideoQueer 2008, effettueranno con la collaborazione degli spettatori dell’Odeon alcune delle riprese del loro nuovo progetto in 4 episodi che verrà presentato il prossimo anno per il decennale del Florence Queer Festival.
Per informazioni e programma dettagliato:
Florence Queer Festival, sito ufficiale