A cinque anni da L’ora di punta, Vincenzo Marra torna a Venezia per presentare all’interno de Le Giornate degli Autori il suo nuovo film Il Gemello, prodotto da Gianluca Arcopinto, del quale ha firmato anche la sceneggiatura. Raffaele è un giovane detenuto nel carcere di Secondigliano a Napoli. È dentro da 12 anni per aver partecipato ad una rapina in banca e condivide la cella con un suo coetaneo che invece è condannato all’ergastolo. Raffaele, detto “il gemello” perché di fratelli gemelli lui ne ha 2, lavora alla raccolta differenziata dei rifiuti per aiutare la sua famiglia.
Insieme a Raffaele e Gennaro, il suo compagno di cella, al centro della storia c’è Nico, capo delle guardie carcerarie e amico e confidente del protagonista, che si batte nel tentativo di introdurre a Secondigliano norme più attente all’individuo
Il Gemello si propone come indagine di uno dei mille volti di Napoli, filo conduttore del lavoro di Marra come documentarista, mosso dalla volontà di guidare lo spettatore nei risvolti di una realtà difficile che ha l’urgenza di essere raccontata senza filtri. Con questo nuovo progetto il regista partenopeo, classe 1972, esplora nuovi linguaggi in bilico tra fiction e documentario per accostarsi il più vicino possibile alla vita dei protagonisti, con i quali ha dichiarato di aver instaurato durante le riprese un rapporto importante e profondo.