Jan Svankmajer è tornato, dopo il misconosciuto e ingiurioso Lunacy l’irriducibile surrealismo di questo maestro eccentrico dell’animazione internazionale è di nuovo in pista per una produzione prevista entro la fine del 2010 e intitolata Surviving Life [Theory and Practice]; a giudicare dalle prime sinossi sembra proprio che il nostro non si voglia arrendere:
Eugene conduce una doppia vita, una reale e l’altra all’interno dei suoi sogni. In quella reale è sposato con Milada; nei suoi sogni invece se la spassa con una giovane amante di nome Eugenia. Convinto che i suoi sogni abbiano un significato profondo, decide di consultare uno psicoanalista che li interpreterà. A poco a poco apprendiamo che Eugene ha perso i genitori in giovane età e che ha passato parte della sua vita in un orfanotrofio. Nel frattempo, Eugenia è incinta del figlio di Eugene, fatto che sconvolge lo Psicoanalista; egli è infatti convinto che Eugenia sia l’anima di Eugene, e mettere incinta la propria anima è peggio di un incesto. Nel frattempo, Milada sospetta che Eugene abbia un amante; comincia allora a a spiare le abitudini di Eugene nel suo studio e penetra nel suo mondo onirico. Il Poeta Francese Gerard de Nerval ha detto: ” i nostri sogni sono come una seconda vita”. Questo film intende provarlo.